Nel campionato americano sta rinascendo il talento di Bernardeschi al fianco di Insigne e Criscito. In più: l’oro di Tamberi, i dubbi di Sinner e Conte vs. Tuchel. Bbrevi, una settimana di sport con Bgame News
Federico Bernardeschi ha trovato l’America, e insieme ai suoi compagni d’avventura Lorenzo Insigne e Domenico Criscito sta sguazzando tra le mediocri difese della Major League USA, tenendo vive le speranze – per la verità poche – di qualificazione dei suoi Toronto FC ai playoff di campionato.
In poche partite, Bernardeschi, numero 10 sulle spalle, si è distinto per giocate di fino, gol in quantità, discorsi motivazionali allo spogliatoio ed esultanze identitarie. In una occasione si è persino andato a prendere il pallone del rigore da calciare direttamente dalle mani dell’attaccante della sua squadra, che era già pronto all’incombenza.
Le giocate dell’ala azzurra e la sua ritrovata personalità ci fanno pensare che, forse, il vero problema della nostra Serie A è che ottimi giocatori come lui – e come Insigne e Criscito – che non sono fenomeni ma neanche brocchi, in Italia finiscono spesso per far panchina nelle grandi squadre, che possono garantirgli lauti stipendi, ma non un posto in campo. I club di seconda fascia, invece (pensiamo ai Bologna, alle Samp, alle Fiorentina), che in campo ce li metterebbero volentieri, non possono offrirgli uno stipendio all’altezza delle loro ambizioni.
E così, i nostri Bernardeschi finiscono all’estero, dove trovano soldi e minutaggio adeguati, e dove possono esprimere in pieno, e senza pressioni, le loro qualità. Alla Juve verrà ricordato come una promessa non mantenuta, forse persino come un brocco. Quanto sarebbe stato bello, invece, vedere lui, e ancora lo stesso Insigne, protagonisti in squadre italiane di centro classifica. Sì, stiamo parlando di nostalgia: di Zico all’Udinese, di Signori al Bologna, di Rui Costa alla Fiorentina e di Doni all’Atalanta. Di campioni di provincia, di panchine meno lunghe e forse anche di calciatori meno esosi.
Berna knows best!@fbernardeschi | #TFCLive pic.twitter.com/FyS7JgbhCi
— Toronto FC (@TorontoFC) August 14, 2022
L’oro europeo di Tamberi
A Tokyo erano passati pochi minuti, a Monaco di Baviera ventiquattr’ore: nel giro di poco tempo, comunque, Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi ci hanno regalato un’altra sensazionale doppietta d’oro, questa volta europea. Per il saltatore marchigiano, prossimo sposo, sarà però indispensabile una preparazione più regolare per raggiungere nuovi obiettivi: risolvere la spinosa questione col papà allenatore e buttarsi alle spalle qualche acciacco di troppo. In una stagione altalenante, e senza saltare misure eccezionali, ha comunque portato a casa un bronzo mondiale indoor, un quarto posto iridato all’aperto e questo fantastico oro europeo. Bilancio più che positivo, ma per i mondiali di Budapest 2023 e i Giochi di Parigi 2024 servirà qualcosa di più.
Michelangelo Aniello campione europeo di biliardo sportivo
Il suo titolo europeo l’ha portato a casa anche il barese Michelangelo Aniello nel biliardo sportivo stecca 5 birilli, tornando ad altissimi livelli dopo un difficile avvio di stagione e inanellando il terzo titolo continentale, dopo i trionfi del 2013 e 2015.
Sinner, che colpi… e che spreco!
Chi, invece, stenta a trovare continuità ad alti livelli è Jannik Sinner, che dopo il successo a Umago su Alcaraz, butta al vento una sontuosa prestazione contro Felix Auger Aliassime nel prestigioso torneo di Cincinnati. Dopo essere stato in vantaggio per 6-2 4-2 e aver deliziato il pubblico con colpi da autentico campione, l’altoatesino è stato travolto dalla rimonta del canadese, sprecando anche due match point. A fine mese partirà uno US Open con più dubbi che certezze, per lui e per Matteo Berrettini, ma le potenzialità per far bene ci sono comunque tutte.
Mamma Mia 😨
Incredible anticipation from @janniksin!#CincyTennis pic.twitter.com/pBaMpssCSC
— Tennis TV (@TennisTV) August 19, 2022
Tuchel e la stretta di mano con Conte
È stata anche la settimana del pittoresco scontro tra Tomas Tuchel, allenatore del Chelsea, e Antonio Conte, suo omologo del Tottenham. Il tedesco non ha mollato la stretta di mano a fine match, pretendendo che il collega, reo di un’esultanza troppo vigorosa per il gol del pareggio all’ultimo minuto, lo guardasse negli occhi. Espulsi entrambi, ma alla fine è sembrata più una schermaglia tra maschietti alfa che una vera e propria lite, con perla finale di Tuchel che poi si è presentato in sala stampa mostrando i muscoli.
TUCHEL VS CONTE: ROUND TWO!!! 🤬🤬 pic.twitter.com/XhWuOU4fwD
— Sky Sports Premier League (@SkySportsPL) August 14, 2022
Cremonese, un tweet per il suo portiere Radu
Doveroso chiudere con lo splendido tweet della Cremonese, che, in soccorso del proprio portiere Ionut Radu, protagonista della clamorosa papera che è costata ai grigiorossi la sconfitta a Firenze nella prima giornata di campionato, ha tirato fuori i concetti di famiglia, di squadra e di empatia. Chapeau.
Ogni giocatore della Cremonese come tale fa parte di una famiglia, di una società, di un gruppo.
Ogni applauso e ogni critica nei confronti di un singolo è rivolto sempre a tutta la squadra. Perchè tale siamo, uniti sia in campo che fuori dal campo. pic.twitter.com/YTBWG93FZK— U.S. Cremonese (@USCremonese) August 16, 2022
Marco Sicolo – Bgame News