Bbrevi #25 – Amazing Federico

Bernardeschi

Nel campionato americano sta rinascendo il talento di Bernardeschi al fianco di Insigne e Criscito. In più: l’oro di Tamberi, i dubbi di Sinner e Conte vs. Tuchel. Bbrevi, una settimana di sport con Bgame News

Federico Bernardeschi ha trovato l’America, e insieme ai suoi compagni d’avventura Lorenzo Insigne e Domenico Criscito sta sguazzando tra le mediocri difese della Major League USA, tenendo vive le speranze – per la verità poche – di qualificazione dei suoi Toronto FC ai playoff di campionato. 

In poche partite, Bernardeschi, numero 10 sulle spalle, si è distinto per giocate di fino, gol in quantità, discorsi motivazionali allo spogliatoio ed esultanze identitarie. In una occasione si è persino andato a prendere il pallone del rigore da calciare direttamente dalle mani dell’attaccante della sua squadra, che era già pronto all’incombenza. 

Le giocate dell’ala azzurra e la sua ritrovata personalità ci fanno pensare che, forse, il vero problema della nostra Serie A è che ottimi giocatori come lui – e come Insigne e Criscito – che non sono fenomeni ma neanche brocchi, in Italia finiscono spesso per far panchina nelle grandi squadre, che possono garantirgli lauti stipendi, ma non un posto in campo. I club di seconda fascia, invece (pensiamo ai Bologna, alle Samp, alle Fiorentina), che in campo ce li metterebbero volentieri, non possono offrirgli uno stipendio all’altezza delle loro ambizioni. 

E così, i nostri Bernardeschi finiscono all’estero, dove trovano soldi e minutaggio adeguati, e dove possono esprimere in pieno, e senza pressioni, le loro qualità. Alla Juve verrà ricordato come una promessa non mantenuta, forse persino come un brocco. Quanto sarebbe stato bello, invece, vedere lui, e ancora lo stesso Insigne, protagonisti in squadre italiane di centro classifica. Sì, stiamo parlando di nostalgia: di Zico all’Udinese, di Signori al Bologna, di Rui Costa alla Fiorentina e di Doni all’Atalanta. Di campioni di provincia, di panchine meno lunghe e forse anche di calciatori meno esosi. 

L’oro europeo di Tamberi 

A Tokyo erano passati pochi minuti, a Monaco di Baviera ventiquattr’ore: nel giro di poco tempo, comunque, Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi ci hanno regalato un’altra sensazionale doppietta d’oro, questa volta europea. Per il saltatore marchigiano, prossimo sposo, sarà però indispensabile una preparazione più regolare per raggiungere nuovi obiettivi: risolvere la spinosa questione col papà allenatore e buttarsi alle spalle qualche acciacco di troppo. In una stagione altalenante, e senza saltare misure eccezionali, ha comunque portato a casa un bronzo mondiale indoor, un quarto posto iridato all’aperto e questo fantastico oro europeo. Bilancio più che positivo, ma per i mondiali di Budapest 2023 e i Giochi di Parigi 2024 servirà qualcosa di più. 

Michelangelo Aniello campione europeo di biliardo sportivo 

Il suo titolo europeo l’ha portato a casa anche il barese Michelangelo Aniello nel biliardo sportivo stecca 5 birilli, tornando ad altissimi livelli dopo un difficile avvio di stagione e inanellando il terzo titolo continentale, dopo i trionfi del 2013 e 2015. 

Sinner, che colpi… e che spreco! 

Chi, invece, stenta a trovare continuità ad alti livelli è Jannik Sinner, che dopo il successo a Umago su Alcaraz, butta al vento una sontuosa prestazione contro Felix Auger Aliassime nel prestigioso torneo di Cincinnati. Dopo essere stato in vantaggio per 6-2 4-2 e aver deliziato il pubblico con colpi da autentico campione, l’altoatesino è stato travolto dalla rimonta del canadese, sprecando anche due match point. A fine mese partirà uno US Open con più dubbi che certezze, per lui e per Matteo Berrettini, ma le potenzialità per far bene ci sono comunque tutte. 

Tuchel e la stretta di mano con Conte 

È stata anche la settimana del pittoresco scontro tra Tomas Tuchel, allenatore del Chelsea, e Antonio Conte, suo omologo del Tottenham. Il tedesco non ha mollato la stretta di mano a fine match, pretendendo che il collega, reo di un’esultanza troppo vigorosa per il gol del pareggio all’ultimo minuto, lo guardasse negli occhi. Espulsi entrambi, ma alla fine è sembrata più una schermaglia tra maschietti alfa che una vera e propria lite, con perla finale di Tuchel che poi si è presentato in sala stampa mostrando i muscoli. 

Cremonese, un tweet per il suo portiere Radu

Doveroso chiudere con lo splendido tweet della Cremonese, che, in soccorso del proprio portiere Ionut Radu, protagonista della clamorosa papera che è costata ai grigiorossi la sconfitta a Firenze nella prima giornata di campionato, ha tirato fuori i concetti di famiglia, di squadra e di empatia. Chapeau.

Marco Sicolo – Bgame News