Si riducono le speranze di vedere Novak Djokovic agli US Open: il torneo si adeguerà alle regole sui non vaccinati. In più: Vingegaard, Vallortigara e Lewandowski – Bbrevi, una settimana di sport con Bgame News
Novak Djokovic è stato inserito nella lista dei partecipanti al prossimo US Open, ma si tratta solo di una formalità, che in ogni torneo deve essere rispettata per indicare quei giocatori che hanno diritto ad entrare direttamente in tabellone, in base alla posizione che occupano in classifica.
La verità, come hanno spiegato gli stessi organizzatori dello Slam americano, è che da parte loro non c’è alcuna intenzione di contravvenire o chiedere deroghe alle leggi statunitensi in materia di ingresso nel Paese di persone straniere non vaccinate.
Pertanto, sebbene nessun regolamento del torneo vieti la partecipazione a chi non è vaccinato, così stando le cose Djokovic non potrà comunque prendere parte allo US Open, perché gli è vietato l’ingresso negli USA.
Il serbo, fresco vincitore del torneo di Wimbledon, ha già dovuto saltare gli Australian Open di quest’anno per motivi analoghi. Se non verranno presi provvedimenti dell’ultimo minuto, che al momento appaiono improbabili, il rischio, per rivederlo in un torneo dello Slam, è quindi quello di dover aspettare il prossimo Roland Garros, che si disputerà nel mese di maggio del 2023.
Intanto, una petizione sul sito Change.org ha già ottenuto oltre 30.000 firme in favore della partecipazione di Djokovic allo US Open, nel tentativo di sensibilizzare il governo degli Stati Uniti e gli organizzatori del torneo.
Vingegaard e Pogacar come Coppi e Bartali
Il ciclismo ha vissuto ieri una delle sue pagine più belle, al Tour de France, con il gran gesto di Jonas Vingegaard, che ha aspettato il suo rivale Tadej Pogacar, caduto in discesa, rinunciando ad approfittare della situazione per distanziarlo prima dell’ultima salita. La successiva stretta di mano tra i due ha ricordato a tanti il celebre passaggio della borraccia tra Coppi e Bartali.
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— Team Gino Bartali (@teamginobartali) July 21, 2022
La corsa ha poi premiato il danese, che, grazie anche alla classe del compagno di squadra Van Aert, ha staccato in salita lo sloveno, andandosi a prendere il successo di tappa e ipotecando la vittoria finale.
Mondiali di atletica, Vallortigara di bronzo
Che i Mondiali di atletica di Eugene non sarebbero stati all’altezza delle Olimpiadi di Tokyo, per i nostri colori, lo si sapeva sin dall’inizio, anche perché ai Giochi è stato fatto qualcosa di forse irripetibile.
E così, tra il forfait per malanni fisici di Jacobs e il comunque apprezzabile quarto posto di Tamberi, la copertina se l’è presa, sinora, Elena Vallortigara, che nel salto in alto ha finalmente raccolto il frutto di un lungo lavoro, in una carriera da predestinata che aveva conosciuto finora pochi alti e troppi bassi. La veneta si è andata a prendere una meritatissima medaglia di bronzo, al termine di una gara per larga parte condotta in testa, grazie a una serie di salti immacolata fino ai due metri.
Calciomercato, Lewandowski al Barcellona e il pasticcio delle magliette
Siamo a fine luglio e comincia a sentirsi profumo di calcio, tra grandi amichevoli internazionali (la Juventus inizia stanotte la sua tournée negli USA, dove incontrerà anche Barcellona e Real Madrid) e grandi colpi di mercato. L’ultimo in ordine di tempo è Robert Lewandowski al Barcellona, anche se c’è stato un piccolo contrattempo. A quanto pare, i blaugrana avevano il denaro sufficiente per acquistare l’attaccante dal Bayern Monaco, ma non hanno provveduto a comprare abbastanza lettere “W” da stampare per comporre il suo nome sulle magliette da vendere negli store ufficiali. Tifosi mandati indietro dai negozianti e vendita rimandata di qualche giorno, con tanti saluti all’effetto-novità.
Marco Sicolo – Bgame News