Brignone e Goggia, due facce della stessa medaglia

Brignone e Goggia Bgame News

I Giochi di Pechino hanno evidenziato le differenze caratteriali delle due principali campionesse azzurre di sci. La silenziosa rivalità Brignone – Goggia

Se lo sci fosse uno sport divisivo, in cui i tifosi scelgono uno o l’altro dei suoi campioni, saremmo ai livelli di Coppi e Bartali.

Brignone e Goggia, in rigoroso ordine alfabetico, sono protagoniste di una rivalità silenziosa, coltivata involontariamente, ma frutto inevitabile del loro essere così diverse, con due personalità diametralmente opposte.

Due facce della stessa medaglia, verrebbe da dire, in omaggio ai magnifici risultati che stanno ottenendo in questi Giochi invernali e che fanno felici nella stessa misura noi tifosi, che le apprezziamo entrambe.

E come non potremmo: Federica e Sofia stanno regalando, insieme ad altre eccellenti atlete azzurre, una nuova età dell’oro allo sci italiano, rinnovando i successi della “valanga rosa” che già ci avevano fatto esultare ai tempi in cui gareggiavano leggende come Deborah Compagnoni e Isolde Kostner.

Brignone e Goggia, rivalità e medaglie olimpiche

Brignone e Goggia, in realtà, non parlano mai l’una dell’altra, anche se pare si parlino ancora meno l’una con l’altra. Non c’è una rivalità fatta di critiche e punzecchiature, ma in quei silenzi, in quell’ignorarsi a vicenda, c’è molto più di quanto potrebbero dire mille parole.

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Federica Brignone e Sofia Goggia insieme sul podio in una gara di Coppa del Mondo

Come nelle migliori rivalità sportive, in loro c’è quel contrasto di caratteri che arricchisce il sapore delle loro imprese, perché i successi di una emozionano in modo differente da quelli dell’altra.

Il percorso che ci ha portato alle Olimpiadi di Pechino è l’emblema di tutto questo.

Sofia Goggia, esuberante, coinvolgente e tremendamente social, con una personalità che buca la schermo e ti costringe ad appassionarti alle sue vicende, ha letteralmente catalizzato su di sé tutta l’attenzione mediatica.

Il suo infortunio, occorso appena venti giorni prima dei Giochi di Pechino, ha dato il via ad una storia nella storia, che per certi versi è stata più appassionante della gara stessa.

Complice l’assidua frequentazione dei social media da parte della bergamasca, siamo rimasti col fiato sospeso sin dall’annuncio della sua intenzione di partecipare comunque alle Olimpiadi.

Con i suoi messaggi motivati e motivanti, Sofia ha trasmesso la sua voglia di esserci, di farcela, di vincere e, mentre le altre discipline già si disputavano sulle nevi cinesi, il pubblico a casa era quasi più interessato a seguire le evoluzioni del suo recupero, i suoi primi allenamenti dopo l’infortunio, la rinuncia al Super G e il conto alla rovescia verso la discesa olimpica.

In effetti, il merito più grande della Goggia è stato quello di regalarci una sorta di film d’azione, un’entusiasmante corsa contro il tempo e la malasorte, con tutti gli ingredienti giusti per rendere ancora più gustoso l’argento alla fine conquistato.

Olimpiadi Pechino 2022, le medaglie di Brignone e Goggia

Intanto, Federica Brignone era già lì, che conquistava un magnifico argento in Gigante, a pochi centesimi dalla medaglia d’oro, e poi litigava con la pista del “suo” Super G, troppo facile a detta sua per un Olimpiade.

Felice per la medaglia conquistata, un po’ rammaricata perché magari poteva essere di un altro colore, arrabbiata sul serio per la sua prova nel Super Gigante, e in tutto questo persino parzialmente offuscata da chi a Pechino doveva ancora arrivare.

Cioè lei, Sofia Goggia, che campionessa olimpica lo è già stata nel 2018, che è la dominatrice delle discese di Coppa del Mondo e che sta trascinando tutti verso la sua impresa, con tanto di lieto fine.

Sofia Goggia Vs Federica Brignone Bgame News
L’urlo di Sofia Goggia al traguardo della discesa libera – Olimpiadi di Pechino 2022

Non ci pensa Federica, non ci vuole pensare, e fa bene. Dopotutto è lei la sciatrice azzurra più vincente della storia in Coppa, l’unica ad aver vinto una Coppa del Mondo generale.

Non ci pensa e così si porta a casa anche un’altra medaglia, il bronzo in combinata, conquistato con il sorriso e la tranquillità di chi conosce perfettamente il proprio valore.

Federica e Sofia, le campionesse dello sci femminile

Per fortuna lo sci non è il ciclismo, né tantomeno il calcio o qualsiasi altro sport in cui si i tifosi tendono a dividersi in fazioni.

Per chissà quale magia, ai protagonisti della neve gli si vuole tutti bene. I campioni dello sci uniscono: è stato così sin dai tempi di Thoeni, era così per Alberto Tomba, per la Compagnoni e per chiunque altro abbia portato il tricolore in giro per i monti di tutto il mondo.

Agli italiani, Brignone e Goggia piacciono entrambe, proprio perché così diverse, così sorridenti, così vincenti.

Marco Sicolo – Bgame News