Cannonieri all-time, dove può arrivare Ciro Immobile

Ciro Immobile - Bgame News

Con la tripletta al Genoa, il laziale si mette in corsia di sorpasso rispetto ai più grandi di tutti i tempi. Il podio è un sogno non impossibile. Immobile e i cannonieri all-time in Serie A

Dura la vita da bomber, specialmente se vieni messo in discussione anche dopo valanghe di gol. Ciro Immobile da Torre Annunziata, dr. Jekyll in campionato e Mr. Hyde in Nazionale, è stato scelto da gran parte di tifosi e addetti ai lavori come capro espiatorio per la seconda, scioccante mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali.

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Non segna nelle occasioni che contano, si è detto, con l’Italia si smarrisce, in campo internazionale vale poco: se ne è sentite dire di tutti i colori, a ragione o a torto, e stavolta non ha risposto solo con i gol.

L’ha detto apertamente che così non è giusto, che si perde tutti insieme così come quando si vince. Una tripletta condita da orgoglio e polemica, quella col Genoa, una reazione che ci sta, che sa di umano e che lascia trapelare un po’ di frustrazione per un mistero che neanche lui, probabilmente, sa spiegarsi fino in fondo.

Quali che siano le ragioni, tecniche, tattiche o caratteriali, della sua non eccelsa vena realizzativa in Nazionale, Immobile ha comunque parecchi motivi per cui consolarsi: centosettantanove, per la precisione, come i suoi gol in Serie A, uno in più di un fuoriclasse d’altri tempi, Giampiero Boniperti, e uno in meno di un altro filibustiere dell’area di rigore ancora in attività, un altro campano, Fabio Quagliarella. Con la leggera differenza che Ciro-gol ha giocato praticamente la metà delle partite disputate dal doriano.

Ciro Immobile trai più grandi cannonieri in Serie A

I 179 gol realizzati in Serie A posizionano Immobile al quattordicesimo posto nella classifica all-time dei cannonieri di Serie A, comandata da tempo immemore da un’altra icona laziale, Silvio Piola, che realizzò 274 gol nell’arco di venticinque anni, vestendo anche le maglie di Pro Vercelli, Juventus e Novara.

Con i 24 gol segnati finora in questa Serie A, Ciro si è portato in una zona particolarmente calda di questa graduatoria, dove staccati di pochi gol l’uno dall’altro ci sono nomi illustri del passato recente e meno recente del nostro campionato, ormai messi nel mirino dal famelico numero 17 biancoceleste.

A sei giornate dal termine di questo campionato è azzardato fare previsioni, ma per le prossime stagioni l’età – appena trentadue anni – gioca sicuramente a suo favore, fermo restando che un campione del suo calibro potrebbe anche ricevere offerte da qualsiasi altro campionato, con tanti saluti alla Serie A e ai suoi record (sebbene i suoi trascorsi in Germania e Spagna non siano stati molto confortanti: appena 5 gol tra Dortmund e Siviglia).

Appena qualche gol più su, Immobile e Quagliarella (39 anni quest’ultimo) guardano golosamente al dodicesimo posto di Gabriel Batistuta (183 gol), strepitoso bomber della Fiorentina e goleador della Roma dello scudetto del 2001, mentre a quota 188 c’è un terzetto di fenomeni dei tempi nostri: Beppe Signori, Alessandro Del Piero e Alberto Gilardino, giganti anche in maglia azzurra, a cui Ciro può dare del tu in virtù del suo meritato titolo di campione d’Europa. Due reti più su, un’altra bandiera viola, lo svedese Kurt Hamrin.

179 gol in Serie A, a caccia dei grandi bomber all-time

In cinque degli ultimi sei campionati (cioè tutti quelli disputati con la maglia della Lazio), Immobile ha realizzato almeno 20 gol, con l’apice dei 36 gol della stagione 2019-20 che gli sono valsi la conquista della Scarpa d’Oro.

A meno di un crollo verticale delle sue prestazioni, non è fantascienza immaginare che possa puntare, magari non subito, ai 205 gol di Roberto Baggio e ai 209 di Antonio Di Natale.

Difficile, ma non impossibile, l’attacco al podio: al quarto posto, con 216 gol, ci sono appaiati Giuseppe Meazza, campione del mondo con l’Italia negli anni ’30 e José Altafini, italo-brasiliano campione con i verdeoro di Pelé ai Mondiali del 1958. Il terzo posto è, invece, occupato dal gigante svedese del Milan degli anni ’50 Gunnar Nordahl, con 225 gol. Con i sogni ci fermiamo qui.

Dopo di che, si entra in un club ristrettissimo, quello dei 250+. A 250 esatti c’è Franceso Totti, venticinque campionati nella Roma, a 274, come detto, Silvio Piola.

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Ciò che meraviglia di Ciro Immobile è che i suoi 179 gol li ha realizzati in meno di nove stagioni complessive in serie A, il che fa di lui uno dei bomber con la migliore media realizzativa di sempre. Tra i top 15 che abbiamo nominato, solo Nordahl ha un rapporto gol/presenze migliore del laziale.

Numeri da grande attaccante, insomma, che meritano la giusta considerazione e che giustificano ampiamente il suo sfogo in risposta alle recenti critiche. Se poi dovesse migliorare anche il suo score in Nazionale (comunque dignitoso, con 15 gol in 55 partite), non dispiacerebbe a nessuno, a cominciare da Roberto Mancini: ma questa, è un’altra storia.

Marco Sicolo – Bgame News