In un Mondiale di Formula Uno giocato più sul muretto che in pista, la differenza la sta facendo la responsabile della strategia Red Bull, Hannah Schmitz
Nella Formula Uno dei maschi alfa che non devono chiedere mai, la differenza la sta facendo una donna silenziosa, lucida e apparentemente infallibile.
Mentre in casa Ferrari nessuno sembra capirci più niente, tra strategie sbagliate e prestazioni al di sotto delle aspettative, la Red Bull ha affidato l’ultima parola sulla strategia da adottare in gara ad Hannah Schmitz, l’ingegnera meccanica che ha messo a segno il suo ultimo capolavoro nel Gran Premio d’Ungheria.
Hanna Schmitz, la responsabile delle strategie Red Bull
È perfino inutile ripercorrere gli innumerevoli errori del muretto Ferrari di questa stagione. Il più clamoroso, forse, è stato quello di presentarsi a Budapest sbandierando ai quattro venti la propria ambizione di fare doppietta.
Invece no: la vettura di Sainz non andava, mentre la gara di Leclerc è stata frustrata, per l’ennesima volta, dalle decisioni sbagliate di Binotto e soci, che stavolta hanno montato gomme dure al monegasco proprio mentre era in testa, facendogli perdere secondi che son sembrati secoli, rispetto a tutti gli altri avversari che sfrecciavano su gomme morbide.
In questo contesto, l’olandese Max Verstappen risaliva piano piano dalla decima posizione, fino a portare la sua Red Bull per l’ottava volta sul gradino più alto del podio. E chi ti ringrazia, a fine gara, il campione del mondo in carica? Hannah Schmitz, esatto: “È rimasta incredibilmente calma in una situazione complicata, è stata grande. È incredibile come le sue decisioni riescano a farci stare sempre dalla parte giusta”.
I pasticci della Ferrari di Binotto e i successi della Red Bull di Schmitz
Hanna Schmitz è in Red Bull da quasi quindici anni, e zitta zitta ha fatto la sua carriera, forte di una passione per i motori che l’accompagna sin da bambina, culminata con la sua laurea all’Università di Cambridge. Già nel 2019, in Brasile, il team volle farla salire sul podio accanto a Verstappen, perché la sua idea di effettuare una terza sosta ai box, apparentemente folle, era stata la chiave per la vittoria in quel Gran Premio.
Nel 2021 arriva la promozione a responsabile della strategia in gara: è lei, in sostanza, che trasforma i milioni di dati che le vengono comunicati dai tecnici, in decisioni da prendere in una frazione di secondo.
Non ne sbaglia una, pare, e in Red Bull ormai si è fatta un nome: “Come responsabile, devi dire a un sacco di persone cosa fare e loro devono ascoltarti. Devi guadagnarti la fiducia e credo che, come donna, questo sia stato un po’ più difficile. Ma ora ho il rispetto di tutti, e spero che altre giovani donne che vogliano far parte di questo sport capiscano che possono farcela”.
È lei la vera leader di questo mondiale, che sta dando lezioni di strategia a una Ferrari sciupona e confusionaria.
Marco Sicolo – Bgame News