Ci sarà un ultimo ballo per Josip Ilicic?

Ilicic

Lo sloveno e l’Atalanta hanno chiuso la loro storia dopo cinque anni di emozioni e di successi. Dopo il periodo buio, rivedremo ancora il talento di Ilicic in campo? 

Non è mai stato un personaggio, uno di quelli che sguazzano sotto la luce dei riflettori o che si aggiustano in continuazione i capelli in campo. Josip Ilicic ha sempre fatto parlare per i suoi gol, il suo talento, il suo essere un pezzo unico e pregiato nel panorama calcistico europeo. 

Sbocciato a Palermo e maturato a Firenze, sempre in bilico tra grandi partite e prestazioni irritanti, Ilicic ha trovato a Bergamo l’ambiente giusto per esprimere al meglio il suo talento e consacrarsi come uno dei migliori trequartisti atipici a livello internazionale. 

Tre anni esaltanti, poi un periodo difficile; la luce che si spegne e che a un certo punto torna, ma solo a intermittenza. 

Quest’estate, Ilicic e l’Atalanta hanno preferito dirsi addio, lasciandosi senza smettere di volersi bene, prendendo atto che il tempo è arrivato per prendere due strade diverse. 

Ilicic e l’Atalanta, una storia d’amore e di successi 

Ciò che ha fatto l’Atalanta negli ultimi anni è stato a dir poco straordinario. Dopo anni passati a vivacchiare nei bassifondi della classifica, l’arrivo di Gian Piero Gasperini in panchina, nel 2016, corrisponde ad una vera e propria svolta, con la conquista di un incredibile quarto posto alla prima stagione e la qualificazione in Europa League

Per affrontare la competizione continentale, il tecnico si ricorda del suo vecchio pupillo già allenato a Palermo: il talento incostante e a tratti sgraziato, ma purissimo, di Josip Ilicic. 

Insieme ad altri funamboli del gioco d’attacco, come l’argentino Alejandro Papu Gomez, e ad attaccanti affidabili come Petagna, Muriel e Zapata, Ilicic riesce a dare forma, sui campi d’Italia e di mezza Europa, alle idee di calcio-spettacolo del proprio allenatore, in un crescendo di prestazioni e di risultati che farà dell’Atalanta una realtà consolidata di questo sport. 

Ricordare tutte le perle di Ilicic in maglia nerazzurra è quasi impossibile: dall’esaltante girone di Europa League, con tanto di 5-0 rifilato all’Everton del grande Wayne Rooney, fino alle finali di Coppa Italia; dalla clamorosa cinquina con cui viene umiliato il Milan, con doppietta dello sloveno, fino alla sfilza di terzi posti in campionato e all’incredibile cavalcata in Champions League del 2020. 

È addio tra Josip Ilicic e l’Atalanta: dal poker al Valencia alla depressione 

Già, la Champions del 2020. Rimane quello, probabilmente, il diamante più brillante di questa storia. Talmente brillante che forse la luce è stata troppa, e, complice il destino, vi ha fatto seguito il buio. 

10 marzo 2020. In uno degli stadi più caldi d’Europa, il Mestalla di Valencia, Ilicic mette a segno un’impresa di quelle fanno epoca: quattro gol tutti suoi, che regalano all’Atalanta la clamorosa qualificazione ai quarti di finale. 

L’Atalanta aveva vinto anche l’andata contro gli spagnoli, il 19 febbraio, a Bergamo. Una data che, purtroppo, si incrocia con la Storia: la pandemia del Covid è agli albori, e uno dei focolai principali nasce proprio nel bergamasco. La partita tra Atalanta e Valencia, giocata al Meazza di Milano davanti a 45.000 spettatori italiani e spagnoli, viene individuata come uno dei probabili crocevia in cui il virus potrebbe essersi diffuso. 

È possibile che questa circostanza abbia turbato il sensibile animo di Ilicic, mentre sullo sfondo la città sprofonda in un lutto diffuso. O forse nella sua testa c’è anche altro. Certo è che il campione entra in un periodo di depressione e di lui non si sentirà più parlare per mesi. 

L’Atalanta sfiora l’impresa nei quarti con i giganti del PSG, e poi inizia la successiva stagione aspettando il ritorno in campo del suo fuoriclasse. Che avviene, ma a cui fanno seguito nuovi momenti di ritiro nel proprio rifugio personale e privato. 

La nostra testa è una giungla”, lo difende e protegge mister Gasperini davanti ai microfoni, in sua assenza, dicendo di non voler tornare più sull’argomento. 

Ilicic tornerà, ma la magia delle grandi giornate no. Quest’estate, Josip e l’Atalanta hanno deciso che è arrivato il tempo di dividersi: un’ovazione dello stadio, la più affettuosa e riconoscente possibile, ha salutato il campione, presentatosi in polo e pantaloni lunghi, ad accogliere l’ultimo applauso della sua tifoseria. 

Oggi Ilicic è un calciatore svincolato, senza contratto, e dice di non considerare chiusa la sua carriera. Molte società di Serie A e Serie B, ma anche della sua Slovenia, lo arruolerebbero volentieri tra le loro fila, e con loro i tifosi e appassionati di qualsiasi parte d’Europa, che sperano ancora di vedere quel numero 72 lungo e caracollante, nascondere la palla agli avversari e usare il mancino come un pennello, per dipingere capolavori unici tra le righe di un prato verde. 

Marco Sicolo – Bgame News