La pausa del campionato di Serie A ci regala una finestra sulle qualificazioni per il Mondiale 2022, con una sfida ricca di storie e aneddoti: Cile – Argentina, il derby delle Ande
Tornano le qualificazioni mondiali e torna la magia del calcio sudamericano, con un turno del girone molto delicato per tutte le squadre ancora alla ricerca del pass per Qatar 2022.
Tra queste il Cile, che, dopo la sciagurata sconfitta interna contro l’Ecuador dello scorso novembre, non può più fallire e deve ricominciare a fare risultato a partire dalla prossima sfida contro l’Argentina.
Non una partita qualunque, quella tra la Roja e l’Albiceleste. Un duello che vanta una tradizione di oltre centodieci anni di battaglie, tra due delle federazioni che per prime diedero inizio alla storia del calcio delle nazionali in Sud America.
Gli albori della sfida Cile-Argentina
Fu proprio l’Argentina a tenere a battesimo la nazionale cilena quando, nel 1910, la batté per 3-1 a Buenos Aires in una partita valida per la Coppa del Centenario, una manifestazione organizzata dai padroni di casa per celebrare i 100 anni dalla Rivoluzione di Maggio, che segnò l’indipendenza del Paese dalla Spagna.

Con lo stesso risultato finì quella che sin qui è l’unica sfida disputata tra le due nazionali durante una fase finale di Coppa del Mondo.
Allo stadio del Centenario di Montevideo, in Uruguay, Argentina e Cile si affrontano nella terza e decisiva partita del girone di qualificazione nel primo Mondiale della storia, quello del 1930.
Le due squadre sono in testa al girone A, avendo entrambe avuto la meglio nei due turni precedenti contro Francia e Messico.
Chi vince avrà l’accesso alle semifinali, chi perde va a casa. Davanti a oltre 40.000 spettatori, l’incontro offre tutto quello che ci si aspetterebbe dal Classico delle Ande.
Dopo nemmeno un quarto d’ora l’Argentina è già in vantaggio per 2-0, grazie alla doppietta di Guillermo Stabile, che poi conquisterà il titolo di capocannoniere del torneo.
Il piccolo attaccante cileno Guillermo Subiabre, stella del Colo-Colo e capitano della Roja, dimezza immediatamente lo svantaggio, prima che Evaristo ponga fine alla contesa con il gol del definitivo 3-1.

Nel frattempo, non era mancato il grande classico di ogni rivalità che si rispetti: la rissa in mezzo al campo, con tanto di sputi, cazzotti e polizia a cavallo per sedare i disordini, scatenati in questo caso da un fallaccio dell’argentino Luisito Monti, difensore a due ante che poi verrà acquistato dalla Juventus e naturalizzato dalla nostra federazione, disputando tra le fila dell’Italia il vittorioso mondiale del 1934.
La partita viene comunque portata a termine, con l’Argentina che passa il turno ma verrà poi sconfitta in finale dai padroni di casa dell’Uruguay.
I trionfi del Cile sull’Argentina in Coppa America
Il Cile dovrà aspettare, ma davvero tanto, per prendersi la sua vendetta. La sua prima vittoria in incontri ufficiali sull’Albiceleste arriverà soltanto nel nuovo millennio, durante le qualificazioni al Mondiale del 2010.

Ma è nel biennio 2015-2016 che si consuma la vera rivincita della Roja, grazie al doppio trionfo in Coppa America. Si tratta dei primi due trofei mai vinti dal Cile nella sua storia: il primo nell’edizione casalinga, l’anno successivo negli USA, ed entrambe le volte con la sottile soddisfazione di battere in finale gli acerrimi avversari dell’Argentina ai calci di rigore.
Cile – Argentina i due incontri del 2021
La storia più recente racconta di due partite disputate nel giro di pochi giorni, nello scorso giugno 2021.
La prima è l’incontro di andata del match di qualificazione ai Mondiali che si disputerà tra pochi giorni a Calama. Finisce 1-1, in virtù del rigore segnato da Leo Messi e del successivo pareggio di Alexis Sanchez, uno degli uomini più in forma per la prossima sfida.
Dieci giorni dopo, per le bizzarrie dei calendari dovute all’emergenza sanitarie, le due squadre si trovano ancora l’una contro l’altra allo stadio olimpico Nilton Santos di Rio de Janeiro, in Brasile, in un incontro valido per la fase finale della Coppa America.
Finisce ancora 1-1 (Messi su punizione e Vargas), ma l’incontro verrà ricordato soprattutto per il toccante tributo organizzato dalla Federcalcio sudamericana a Diego Armando Maradona.
Prima del match, il primo disputato dalla nazionale argentina dopo la morte del Pibe de Oro, avvenuta nel novembre del 2020, lo stadio si trasforma in un grande teatro in cui scorrono le immagini più belle della carriera di Maradona.
Qualificazioni mondiali Qatar 2022
Tornando all’attualità, Cile-Argentina, in programma nella notte tra il 27 e il 28 gennaio, sarà una chiamata senza appello per la Roja, che attualmente occupa il sesto posto del girone: andranno direttamente in Qatar le prime quattro classificate, la quinta accede allo spareggio con una nazionale asiatica.

Il Cile non potrà contare sull’esperienza di Arturo Vidal, espulso nell’ultimo incontro di qualificazione disputato e squalificato per tre turni, ma si ritrova con un Alexis Sanchez reduce dalle recenti buone prove con la maglia dell’Inter. Nell’Argentina, già qualificata, potrebbe figurare qualche volto insolito, come l’attaccante del Verona Giovanni Simeone.
Di sicuro, i padroni di casa le proveranno tutte per vincere: la federazione ha persino spostato la sede dell’incontro dalla consueta Santiago all’inospitale Calama. Si giocherà nello stadio “Volpi del Deserto”, nel deserto di Atacama, ad un’altitudine di oltre 2.300 metri, con un’unica certezza: sarà battaglia.