Colbrelli e il rispetto per la vita

Colbrelli e il rispetto per la vita

Il vincitore della Roubaix del 2021 annuncia il ritiro dalle corse, dopo il drammatico episodio del Giro di Catalogna: “Rispetto l’opportunità che la vita mi ha dato”. Il ritiro di Colbrelli

Sonny Colbrelli ha detto basta. Il ciclista bresciano, che è entrato nell’immaginario collettivo come l’eroe della Roubaix, vinta nel 2021 in modo epico, si è arreso all’evidenza di una salute da salvaguardare.

All’inizio della primavera, il 21 marzo scorso, l’episodio che gli ha cambiato la vita: all’arrivo della prima tappa del Giro di Catalogna, Sonny si accascia a terra, preso da convulsioni, ed è vittima di un arresto cardiaco.

I medici lo salvano appena in tempo, in ospedale gli viene impiantato un defibrillatore sottocutaneo. La sua vita è salva, ma la sua carriera finisce lì.

Sonny Colbrelli si ritira: la vittoria alla Roubaix 2021

Era nel suo momento migliore, Colbrelli, 32enne di Desenzano del Garda. Dopo anni di chilometri macinati vedendo vincere gli altri nelle gare più importanti, con la Parigi-Roubaix 2021 aveva finalmente coronato il suo grande sogno.

Era il 3 ottobre, pieno autunno, stagione insolita per una delle classiche monumento primaverili. Il calendario ciclistico stravolto dalla pandemia rese necessario lo spostamento della gara, in una giornata impietosa, caratterizzata dalla pioggia, che rese il terreno, già tradizionalmente impervio, ancora più ostico per i corridori.

Solo 95 partecipanti su 173 portarono a termine la gara. Colbrelli si rese protagonista di un’azione magnifica, assieme al fuoriclasse olandese Mathieu Van der Poel, andando a riprendere i fuggitivi e mettendo a segno la volata della vita all’interno del Velodromo conclusivo, mettendo la sua ruota davanti a quella del belga Vermeersch.

Leggendaria è rimasta la sua immagine all’arrivo, completamente coperto dal fango, e la sua esultanza: la bici sollevata al cielo e poi un pianto dirotto per terra, a fianco alla linea d’arrivo, in cui ha buttato fuori tutta la tensione accumulata negli anni passati ad allenarsi senza sosta per raggiungere l’obiettivo dei sogni.

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Colbrelli, il malore al Giro di Catalogna e il ritiro dalle corse

Poi, dopo pochi mesi, giusto il tempo di godersi la nuova dimensione di campione delle due ruote, e il destino chiede il conto, impietoso, con il malore accusato in Spagna.

Ma è un conto che poteva essere più salato, e Sonny lo sa. Sa che ormai sarà per sempre l’eroe dei suoi figli, con quell’immagine da supereroe vincente e coperto di fango; sa che ha una famiglia, che con la salute non si scherza. E che la vita va rispettata.

Per correre ancora, racconta, avrebbe dovuto togliere il defibrillatore: “Un rischio troppo alto che non posso permettermi di correre. Per me, per l’opportunità che la vita mi ha dato. Sono grato a una vita che ho rischiato di perdere e che mi ha dato una seconda possibilità”.

Marco Sicolo – Bgame News