Dall’affare Dreyfus a un giornale in crisi, così nacque il Tour de France

Dall’affare Dreyfus a un giornale in crisi, così nacque il Tour de France

Storie di sport – 120 anni fa nasceva il Tour de France, la corsa ciclistica più famosa del mondo, dall’idea di un giovane giornalista durante una riunione a Montmartre

Esattamente centoventi anni fa, il 20 novembre 1902, nasceva la corsa ciclistica più famosa del mondo: il Tour de France.

Le vicende che portarono alla nascita della Grande Boucle si intrecciano con la Storia, quella con la “S” maiuscola, e prendono le mosse dal cosiddetto affare Dreyfus, che agitò le acque della diplomazia tra Francia e Germania sul finire dell’800.

La nascita del Tour e il legame con l’affare Dreyfus

Dreyfus era un soldato francese accusato di aver rivelato informazioni segrete ai tedeschi: la vicenda divise l’opinione pubblica in Francia, tra colpevolisti e garantisti. Tra questi ultimi, vi era l’editore di un importante giornale sportivo dell’epoca, Le Vélo, che in tal modo, però, perse l’appoggio di alcuni dei suoi importanti sponsor, convinti “anti-Dreyfusiani”.

Questi sponsor decisero, allora, di finanziare la nascita di un altro giornale, da stamparsi su carta gialla, in contrapposizione alla carta verde de Le Vélo. A capo del nuovo quotidiano fu posto il giornalista ed ex ciclista Henri Desgrange. Il giornale prese il non originalissimo nome di L’Auto-Vélo (poi solo L’Auto), per intercettare anche gli appassionati di automobilismo, sport allora già molto in voga.

Le vendite, però, non decollavano, e così si rese necessaria una riunione di redazione con i vertici del giornale, in un ufficio di Montmartre, a Parigi, per decidere il da farsi.

Fu lì che il giovane Géo Lefèvre, giornalista di belle speranze, propose l’organizzazione di una gara ciclistica a tappe, in giro per il Paese, da disputarsi in più giorni: una cosa mai vista prima, che avrebbe sicuramente favorito la notorietà della testata e dato impulso alle vendite.

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La prima edizione del Tour de France nel 1903

E così fu, anche se l’idea, in realtà, fu accolta all’inizio con molta titubanza dai proprietari del giornale e dallo stesso Desgrange, che oggi passa agli annali come l’inventore del Tour.

In realtà, lui era uno di quelli che ci credevano meno, e mandò proprio il giovane Lefèvre a fare da cerimoniere nella tappa di apertura della manifestazione, qualche mese dopo, il 31 maggio 1903. Quel giorno, L’Auto non pubblicò nemmeno la notizia della partenza della gara in prima pagina.

Solo dopo aver constatato il crescente successo di pubblico della corsa, Desgrange ne fece sua la paternità. Le vendite aumentarono subito, come sperato, e il vincitore della corsa avrebbe indossato una maglia gialla, lo stesso colore in cui veniva stampato il giornale.

Nel giro di soli cinque anni, le copie de L’Auto vendute in tutta la Francia risultarono decuplicate, e Le Vélo, il vecchio giornale concorrente, fu costretto a chiudere.

Il Tour de France era nato: una leggenda che dura da 120 anni.

Marco Sicolo – Bgame News