Dalla scherma una bella storia di fair-play

Dalla scherma una bella storia di fair-play - BGame News

Scherma Under 20: una giovane spadista italiana acconsente alla ripetizione del match da lei vinto, dopo che l’arbitro a fine gara le aveva attribuito un errore.

Immaginate ventidue calciatori che escono dal campo: undici festanti per la vittoria e undici tristi per la sconfitta. E poi gli stessi ventidue che, senza batter ciglio, ritornano in campo per rigiocare la partita, perché l’arbitro ha ammesso un suo errore. Sembra impossibile, no? Eppure, nella scherma è appena successo.

L’italiana Mariaclotilde Adosini aveva da poco vinto la sfida dei trentaduesimi di finale di una gara di Coppa del mondo Under 20 a Beuavais, in Francia, contro un’avversaria francese di pari età, Juliette Baudinot, quando si è sentita convocare nella stanza degli arbitri.

C’è stato un errore, le dicono: a un certo punto della partita le vengono assegnati per sbaglio due punti anziché uno, e dal 13-11 per la francese si è passati direttamente a una situazione di parità (la Adosini si sarebbe poi aggiudicata l’incontro per 15-14).

Scherma Under 20, il bel gesto di Mariaclotilde Adosini

A fine incontro, la Baudinot era rimasta con un dubbio al riguardo, aveva quindi chiesto alla commissione arbitrale di rivedere il video della gara, per accertare l’errore. Davanti allo schermo l’arbitro ha riconosciuto di aver sbagliato.

Tuttavia, il risultato era ormai cristallizzato: secondo il regolamento, la vittoria della schermitrice azzurra non poteva essere messa in discussione, nonostante l’errore arbitrale. A meno che non avesse acconsentito a tornare in pedana e a rimettere indietro punteggio e orologio.

“Ho fatto ciò che mi sembrava più giusto”, ha dichiarato la giovane atleta bergamasca. “In famiglia e in palestra mi hanno insegnato questi valori, e anche se ho perso rifarei la stessa scelta: ci sono cose che contano più del risultato”.

Rinuncia alla vittoria viziata dall’errore arbitrale e torna in campo

Ha perso, in effetti, la Adosini. Grazie al suo senso del fair play, infatti, il finale dell’incontro si è disputato nuovamente, partendo dal punteggio di 13-12 per la francese, con un minuto a disposizione per le ultime stoccate.

Ha perso, sì, ma ha poi ricevuto il giusto riconoscimento per il gesto tanto semplice, quanto eccezionale: l’ex campionessa olimpica di Atlanta ’96, la francese Laura Flessel, le ha consegnato un premio speciale per la sua sportività, tra l’ovazione di un compiaciuto pubblico transalpino.

Oggi tutti i giornali parlano giustamente di Mariaclotilde e del suo gesto che fa capire che, anche nello sport, c’è spazio per i valori sani e per una competizione corretta, al di là di ogni risultato sul campo.

Marco Sicolo – Bgame News