Dominik Paris e una coppa che lo aspetta

Dominik Paris e una coppa che lo aspetta

È l’italiano più vincente di sempre in discesa libera, eppure non è mai riuscito a conquistare la coppa di specialità. Dominik Paris e la nuova stagione di coppa del mondo di sci

Solo due leggende come Alberto Tomba e Gustavo Thoeni hanno vinto più gare di lui in Coppa del Mondo. È sufficiente questo dato, per ritenere Dominik Paris uno dei più grandi sciatori della storia dello sci alpino italiano.

Eppure, al di là delle frequenti soddisfazioni sul gradino più alto del podio, alla carriera dell’altoatesino manca ancora qualche riconoscimento che sicuramente meriterebbe.

Paris non è mai riuscito a conquistare una medaglia olimpica, ad esempio, e chissà se i Giochi di Milano-Cortina 2026 potranno essere l’occasione giusta: allora avrà 36 anni, ma si correrà sulla pista Stelvio di Bormio, dove lui ha già trionfato per ben 6 volte (tante vittorie sulla stessa pista sono un record, a livello mondiale).

Ma soprattutto, l’azzurro non è mai riuscito, sembra incredibile, a conquistare la coppa del mondo di discesa libera, una disciplina in cui solo tre atleti al mondo, nell’intera storia dello sci, hanno vinto più gare di Dominik.

Dominik Paris, il dominatore della velocità azzurra nello sci

Non che la bacheca di Domme sia vuota, anzi: una coppa di specialità l’ha vinta, nel suo magico 2019, in Super Gigante, nell’anno in cui ha vinto anche i campionati mondiali nella stessa disciplina.

Ma in SuperG Paris ha vinto in tutto 4 gare di coppa del mondo, mentre in discesa ben 17. In entrambi i casi è l’italiano più vincente di sempre, ma tutte quelle vittorie in discesa meriterebbero di certo un sigillo, una coppa di specialità che ne consacri la grandezza.

Questa sarà una stagione sicuramente buona per provarci, dopo le ultime due che lo hanno visto riprendere gradualmente a vincere, al ritorno del brutto infortunio di fine 2019, quando si ruppe i legamenti del ginocchio.

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Coppa del mondo di discesa libera: sarà la volta buona per Paris?

Dopo l’infortunio, Dominik, amante della musica metal, atteggiamento positivo e coraggio da vendere, si è ripreso alla grande, classificandosi terzo in coppa di discesa sia nella scorsa stagione, che nella precedente, riprendendo così un discorso interrotto.

Nel 2019 fu addirittura secondo, a una manciata di punti dallo svizzero Feuz. Ancora terzo nel 2017 e 2016, stagioni in cui la coppa di specialità fu vinta da un altro italiano, Peter Fill, unico a riuscirci nella storia.

Fill era uno specialista dei piazzamenti, senza nulla togliere all’ottimo atleta che è stato; in tutta la carriera di discese libere ne vinse due, contro le diciassette di Paris (e contro le dodici di Kristian Ghedina, altro mito della velocità italiana che la coppa l’ha solo sfiorata).

Ecco perché un Paris senza coppa di discesa sembra un controsenso storico, anche se molto contano anche gli avversari che ti trovi davanti. Quest’anno i favoriti sono gli stessi duellanti dello scorso anno, il norvegese Kilde e Feuz, ma il terzo incomodo sarà un Dominik Paris più determinato che mai.

La stagione dello sci, che a febbraio prevede anche i Mondiali di Courchevel, è cominciata con un flop organizzativo: l’annullamento delle discese di Zermatt-Cervinia per poca neve. Appuntamento con la velocità, quindi, a fine novembre, con le discese di Lake Louise e Beaver Creek, in Canada e Stati Uniti: per Dominik, la caccia alla coppa mancante comincia lì.

Marco Sicolo – Bgame News