Cos’è il DRS e qual è il trucchetto di Leclerc

Leclerc - Bgame News

Gli spettacolari sorpassi di questo inizio di stagione tra Leclerc e Verstappen hanno un segreto: cos’è il DRS e perché ora farsi sorpassare è una strategia

L’avvio della stagione di Formula Uno 2022 non poteva essere più entusiasmante, con la Ferrari a fare il pieno di podi e di punti e Charles Leclerc sempre pronto a dare spettacolo in pista, grazie anche all’immancabile partecipazione del campione del mondo in carica Max Verstappen.

Ma come mai, all’improvviso, fioccano sorpassi e controsorpassi in Formula 1, specialmente nel duello tra questi due piloti?

In realtà, un segreto c’è, ed ha a che fare solo in parte con l’effetto suolo, la principale novità regolamentare di quest’anno.

Infatti, i continui capovolgimenti delle posizioni in pista sono dovuti ad un particolare dispositivo, il DRS (Drag Reduction System), il sistema di riduzione della resistenza aerodinamica che si basa sull’azionamento di un flap (praticamente un’ala mobile) posizionato sull’alettone posteriore.

Il DRS attivo (sopra) e non attivo (sotto) – Fonte: Wikipedia; credits: Gil Abrantes, Sasha Krotov

Alettone mobile, il segreto dei sorpassi di Leclerc

Il DRS è stato introdotto nel mondiale di Formula 1 già nel 2011, proprio per incentivare i sorpassi, ma quest’anno pare essere utilizzato con maggiore disinvoltura dai piloti, che evidentemente hanno affinato le strategie legate al suo utilizzo.

In particolare, il più scaltro di tutti in questo primo scorcio di stagione è parso proprio Charles Leclerc, che ha piegato a suo piacimento le regole di utilizzo di questo dispositivo, per trarne una strategia nuova e davvero sorprendente.

Per comprendere la tattica del monegasco, però, occorre chiarire prima cos’è il DRS e come si usa.

Va detto, innanzitutto, che l’utilizzo dell’alettone mobile è limitato solo ad alcune specifiche situazioni di corsa e proprio per questo sono presenti, in ogni circuito del mondiale, delle particolari zone dedicate e appositamente delimitate.

DRS cos’è e come funziona – Formula Uno

La resistenza aerodinamica contribuisce a garantire la stabilità delle monoposto e la loro aderenza al suolo, specialmente in curva; perciò, non può essere ridotta in via generale, per ovvi motivi di sicurezza.

Qualche eccezione, però, si può fare, e il sistema DRS serve proprio a questo: in sostanza, azionando un semplice bottone sul volante, il pilota fa cambiare posizione al flap posto sull’alettone posteriore, che anziché opporre resistenza, assume una configurazione che favorisce l’aerodinamica.

Il risultato di tutto questo è un incremento della velocità della vettura.

Come detto, il dispositivo è stato introdotto con lo specifico scopo di favorire i sorpassi e aumentare la spettacolarità dei gran premi.

Le linee che delimitano la zona DRS in pista

Ogni circuito ha delle specifiche zone in cui può essere attivato il DRS. In genere, tali zone sono due in ogni pista, a parte il tortuoso circuito cittadino di Montecarlo che ne ha soltanto una e alcuni circuiti che ne contano addirittura tre, come quello di Gedda in Arabia Saudita, dove si è corso il secondo Gran Premio della stagione.

Sull’asfalto sono tracciate due apposite linee per ogni zona DRS. La prima è la linea del detection point: se una vettura transita su questa linea con un distacco di meno di un secondo dalla vettura che la precede, allora sarà abilitata all’utilizzo del DRS nell’apposita zona (di solito, un lungo rettilineo), che comincia poche decine di metri dopo e il cui inizio è segnalato dalla seconda linea (una terza linea segna poi la fine dell’area).

Come si vede, l’utilizzo del DRS finisce per favorire chi sta dietro: l’azionamento dell’alettone mobile, infatti, consente di raggiungere una velocità di punta di circa 10 km/h orari superiore a quella normalmente offerta dalle prestazioni del proprio motore.

In tal modo, superare l’avversario è spesso un gioco da ragazzi.

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Il trucchetto di Leclerc con il DRS

È proprio questo il trucchetto escogitato da Charles Leclerc, con cui il ferrarista ha dato vita a una serie spettacolare di sorpassi e controsorpassi con la Red Bull di Max Verstappen, sia in Bahrain che in Arabia Saudita.

Nel primo GP della stagione, Leclerc ha completamente sorpreso l’olandese, rallentando per ben tre giri consecutivi nello stesso punto, cioè in corrispondenza del detection point che precedeva il rettilineo.

In tal modo, il monegasco si è lasciato superare dal campione del mondo, acquisendo il diritto ad utilizzare il DRS, per infilare con facilità l’avversario sul rettilineo e poi guadagnare terreno nel resto del giro. Missione compiuta, come ricordiamo bene, con Leclerc sul primo gradino del podio a Sakhir.

Purtroppo, però, Verstappen non è certo uno sprovveduto, e già a Gedda ha dimostrato di saper controbattere alla trovata di Leclerc: quando il ferrarista ha provato di nuovo l’innovativa manovra, abbiamo assistito a una scena surreale, con entrambe le macchine in frenata, che facevano a gara a chi arrivava ultimo sulla linea del detection point.

Sappiamo già come è andata a finire: Verstappen ha operato il sorpasso decisivo a pochi giri dal termine, e Leclerc non ha potuto controbattere a colpi di DRS, perché negli ultimi due giri erano presenti in pista delle bandiere gialle a causa di un incidente: proprio una delle situazioni in cui è vietato l’utilizzo del dispositivo.

Ma non mancheranno altre occasioni, questo è sicuro.

Marco Sicolo – Bgame News