Dal 6 maggio torna il Giro d’Italia, con le prime tappe in Ungheria e l’arrivo finale all’Arena di Verona, dopo tanta montagna. I favoriti e come vedere la corsa in TV
Giro d’Italia, si parte. Torna la magia della corsa rosa, con un’edizione 2022 che comincia dall’Ungheria, dove i corridori saranno impegnati per tre giorni a partire dal 6 maggio, con due tappe in linea e una a cronometro, sul suggestivo circuito cittadino di 9,2km a Budapest.
Dal Danubio fino in riva all’Adige, dove un’altra cronometro scandirà gli ultimi metri della prestigiosa corsa a tappe il prossimo 29 maggio, con l’arrivo finale nell’Arena di Verona per incoronare il vincitore della classifica generale.
Una rassegna che si preannuncia incerta e combattuta, con il titolo finale senza un vero padrone annunciato, ma con tanti contendenti pronti a darsi battaglia soprattutto nelle tappe di montagna, che quest’anno si profilano particolarmente spettacolari.
Giro d’Italia 2022, partenza in Ungheria e arrivo all’Arena di Verona
Il primo arrivo in salita è previsto già alla quarta tappa, sull’Etna, mentre domenica 15 maggio gli specialisti sono attesi in quota sull’impegnativa ascesa del Blockhaus, con 13 km di sofferenza che ci terranno col fiato sospeso, tra tornanti e strettoie con pendenze fino al 14%.
Nel frattempo, spazio anche alle ambizioni dei velocisti, lungo un percorso che attraverserà l’Italia dalla Calabria verso la Liguria, passando per Basilicata e Campania e tagliando poi verso Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna.
Non mancheranno le tappe movimentate, di quelle che si prestano alle fughe da lontano di qualche coraggioso corridore in cerca di gloria e senza particolari ambizioni di classifica: la frazione da Parma a Genova di giovedì 19, ad esempio, dovrebbe riservare un pomeriggio di battaglia in mezzo al gruppo, con un passaggio nei chilometri conclusivi sul nuovo Ponte San Giorgio sul Polcevera, simbolo di una terribile tragedia ma anche della capacità di ripartire del nostro Paese.
Il giorno prima, invece, l’arrivo a Reggio Emilia, nella tappa dedicata alle eccellenze italiane, in una città legata al ricordo di Armando Cougnet, l’ideatore del Giro nel 1909, nonché inventore della Maglia Rosa, simbolo da 90 anni del leader della classifica generale.
Le grandi montagne del Giro, dal Mortirolo alla Marmolada
L’ultima settimana, come da tradizione, sarà la più combattuta in alta quota, con tanti arrivi in salita, tra cui la scalata del Mortirolo che precederà l’arrivo sull’Aprica, dove nel 1994 sbocciò il talento di Marco Pantani, e il Passo Fedaia alla penultima tappa, sulla Marmolada, preceduto dal Passo Pordoi.
Un percorso per scalatori, con pochi chilometri a cronometro, che fa di Richard Carapaz, probabilmente, il principale indiziato per la conquista finale dell’ambito Trofeo senza Fine, il premio in palio per il vincitore del Giro. Tra i principali avversari dell’ecuadoregno, già trionfatore al Giro del 2019, il britannico Simon Yates e il rampante Miguel Angel Lopez, oltre ai soliti Joao Almeida e Mikel Landa.
Si annuncia grande spettacolo anche per le tappe in linea dedicate ai velocisti, con la presenza dell’australiano Caleb Ewan e il ritorno al Giro dopo 9 anni di Marc Cavendish, uno dei più grandi sprinter degli ultimi anni, che vanta già 52 vittorie complessive nei tre grandi giri europei (Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna): in questa speciale classifica, il britannico è alle spalle solo del leggendario Eddy Merckx e dell’azzurro Mario Cipollini, dominatore delle volate negli anni ’90 e primi anni duemila.
Non ci saranno, invece, altri grandi nomi del ciclismo internazionale, come gli sloveni Tadej Pogacar e Primoz Roglic, né il vincitore dello scorso anno Egan Bernal, tuttora impegnato nel percorso di pieno recupero dopo l’incidente stradale dello scorso anno.
I colori italiani saranno difesi dal solito Vincenzo Nibali, già due volte in maglia rosa al traguardo finale, e da Damiano Caruso, vincitore del Giro di Sicilia ad aprile, mentre grande curiosità circonda il giovane Lorenzo Fortunato, vincitore della splendida tappa dello scorso anno sullo Zoncolan e in cerca di un posto nella top 10 finale.
Giro d’Italia: favoriti, date e dove vederlo in TV
Un capitolo a parte, infine, meritano quei ciclisti capaci di ben figurare nelle frazioni che presentano lievi asperità, come l’olandese Mathieu van der Poel, fresco trionfatore al Giro delle Fiandre e candidato a conquistare la prima maglia rosa sul traguardo di Visegrad. A rivaleggiare con lui, con tutta probabilità, uno dei nomi nuovi del ciclismo mondiale, l’eritreo Biniam Girmay, vincitore a sorpresa della Gand-Wevelgem in primavera, primo corridore africano ad aggiudicarsi una delle classiche europee.
Occhio anche all’azzurro Giacomo Nizzolo e all’eterno Alejandro Valverde, 42 anni e non sentirli, temibile anche in montagna e al suo ritorno alla corsa rosa dopo l’unica partecipazione del 2016, che lo vide occupare il terzo gradino del podio nella graduatoria finale.
Insomma, gli ingredienti per un grande Giro d’Italia ci sono tutti: prepariamoci a uno spettacolo pieno di emozioni.
Il Giro d’Italia sarà trasmesso in chiaro su Rai Sport e Rai 2 e sui canali di Eurosport 1 e 2, visibili sulle piattaforme Sky (canali 210 e 211) e DAZN, oltre che su Discovery+ e in streaming su RaiPlay.
Marco Sicolo – Bgame News