Iling-Junior e la Juve dei giovani

Iling-Junior e la Juve dei giovani

Il giovane esterno sinistro si è messo in luce con i bianconeri, approfittando dei pochi minuti che Allegri gli ha concesso. Iling-Junior e i primi assist nella Juve

Un minuto, questo il tempo che è servito a Samuel Iling-Junior per dimostrare le sue qualità e far nascere l’idea che possa trattarsi di un ottimo giocatore, se non di un campione.

Allegri lo ha buttato nella mischia all’85° minuto di uno Juventus-Empoli già incanalato su binari tranquilli, sul punteggio di 3-0: situazione ideale per l’esordio di un giovane diciannovenne, ma bisogna anche saperne approfittare.

L’habitat naturale dell’esterno inglese è la fascia sinistra, ma sono bastati pochi istanti per capire che la sua qualità non è solo quella classica, e per certi versi facile, di arrivare sul fondo e crossare. Iling-Junior ha preso palla, mantenendo a debita distanza l’avversario, e ha alzato la testa in corsa, guardando lucidamente al centro: un particolare, già questo, non da poco.

Poi ha elaborato la sua scelta, e come detto non è stata la solita. Samuel non cerca la zucca del centravanti con un banale cross, ma piazza una palla tesa all’indietro, per il centrocampista accorrente, creando un’ottima occasione che Locatelli e Miretti quasi trasformano in gol. Iling-Junior è un giocatore intelligente, è questa la prima sentenza: e l’ha ottenuta dopo pochi secondi in Serie A.

Samuel Iling-Junior, chi è l’astro nascente della Juventus

La conferma è arrivata pochi giorni dopo, a Lisbona, nella partita che ha segnato, insieme, il naufragio definitivo della Juve dei nove scudetti e la sua possibile rinascita.

Il Benfica, in quella che doveva essere la partita decisiva del girone, ha letteralmente umiliato la Juve per 70 minuti, spazzandola via dal campo con quattro gol che potevano essere il doppio, irridendola con giochini di bel calcio e mettendone impietosamente a nudo la totale crisi di fiducia.

Poi, via: dentro i giovani dentro Iling-Junior e Soulé, promettente fantasista argentino. Non serve a nulla capire se sia stata una provocazione da parte dell’allenatore, una mossa della disperazione, o un tentativo di preservare la forma di Kostic e Vlahovic, usciti dal campo nell’occasione.

Insieme agli altri giovani in campo, come il difensore Gatti e il centrocampista Miretti, Iling-Junior spacca la partita e resuscita una Juve fin lì inesistente. Discesa sulla fascia e cross – questa volta ci stava – perfetto per Milik: gol, 4-2. Ancora lui in percussione sulla sinistra, palla al centro, batti e ribatti, e incredibile 4-3. Addirittura la qualificazione, e non solo la partita, era appena tornata in ballo.

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Poi è finita come è finita, ma l’impresa di Iling-Junior è stata quella di aver dato un segnale di vita in uno scenario completamente buio. E l’ultima palla messa in area per Soulé, così simile a quella ideata contro l’Empoli, avrebbe potuto far assumere alla rimonta bianconera contorni memorabili.

Iling-Junior, dalle giovanili del Chelsea all’esordio nella Juventus

Iling-Junior atto terzo, pochi giorni dopo, a Lecce: ennesimo assist al bacio per Fagioli, altra promessa di questa Juve che si scopre giovane, e il centrocampista che si inventa un gol alla Del Piero, per vivere la sua personale favola. Stavolta si tratta dell’azione decisiva per la vittoria della squadra e l’abbraccio di gruppo a fine partita è il segno che per la Juve c’è un futuro, e forse è già iniziato.

Per Iling-Junior, esterno sinistro soffiato alle giovanili del Chelsea e cresciuto rapidamente nella Juve Next Gen in Serie C, è il terzo indizio che fa una prova: è nata una stella, vedremo dove arriverà.

Marco Sicolo – Bgame News