Con la vittoria al Giro d’Italia la fortuna ha restituito al ciclista australiano ciò che gli aveva tolto negli ultimi mesi. Scopriamo chi è Jai Hindley
“Non siamo venuti qui per mettere i calzini ai millepiedi”.
Con questa semplice, ma efficace immagine, l’australiano Jai Hindley aveva fatto capire che qualcosa sarebbe successo, nell’ultima tappa di montagna del Giro d’Italia 2022.
A chi gli chiedeva se avrebbe attaccato l’allora leader della classifica, l’ecuadoriano Richard Carapaz, Hindley ha regalato questa risposta che, nella sua simpatica immediatezza, lasciava trasparire anche la grande fiducia nei propri mezzi.
“Siamo qui per vincere la gara, mica per guardare gli altri. Quindi, perché non provarci? Non sarei qui se non pensassi che la mia squadra possa vincere la corsa, e vi assicuro che faremo di tutto per riuscirci”.
Eccome, se l’hanno fatto.
Chi è Jai Hindley, il vincitore del Giro d’Italia 2022
Carapaz, vincitore del Giro d’Italia 2019, è un ottimo scalatore e si era presentato ai nastri di partenza della penultima tappa di quest’anno con tre soli secondi di vantaggio sull’australiano.
Ad attenderli, tanta, tanta montagna, quella dura e tremenda che solo al Giro puoi trovare. E, millepiedi o no, in pochi davano Hindley favorito sull’ecuadoriano.
Anche perché, nella precedente vittoria di tappa sulla cima del Blockhaus, in Abruzzo, l’australiano aveva comunque perso terreno da Carapaz, prima che questi si facesse riprendere insieme ai suoi compagni di fuga, dopo essersi persi in eccessivi attendismi e tatticismi. Li aveva beffati tutti, Hindley, ma non si può dire che avesse dominato quella tappa.
Invece, sul Pordoi e sulla Marmolada gli sarebbe servito qualcosa di diverso, per strappare la maglia rosa all’avversario.
Quel qualcosa di diverso si chiamava Lennard Kamna.
Dagli infortuni alla vittoria del Giro d’Italia
Il tedesco è compagno di squadra di Hindley nella sua nuova squadra, la Bora-Hansgohe. Hindley è arrivato in questo nuovo team all’inizio di quest’anno, dopo un 2021 da dimenticare.
A dire la verità, anche il 2020 è stato un anno agrodolce per lui: nel Giro d’Italia che si disputò in autunno, per la pandemia, indossò per la prima volta la maglia rosa del leader della classifica generale, proprio alla penultima tappa. Ma la perse già il giorno dopo, nell’ultima e decisiva frazione, andando più lento di pochi secondi rispetto al britannico Geoghegan-Hart, che si aggiudicò la corsa.
Una cocente delusione, a cui seguì una serie di infortuni nell’anno successivo, che ne penalizzarono fortemente il rendimento. Fuori al Giro 2021 per un insopportabile dolore causato dal sellino, e poi giù, ruzzolando sull’asfalto al giro di Slovacchia. Clavicola rotta, mesi fuori dalle corse.
E già si parlava di meteora, del suo secondo posto al Giro 2020 come una botta di fortuna.
Ma lui non si è mai dato per vinto. Ha cambiato squadra, come detto, per respirare aria nuova e dare un calcio alla malasorte. Non ha perso il sorriso, si è rimesso in sella e chilometro dopo chilometro ha voluto dimostrare innanzitutto a sé stesso di essere capace di farlo di nuovo. Di tornare a stare tra i migliori.
Il duello finale tra Hindley e Carapaz
Tre secondi. Questo il vantaggio di Carapaz prima della tremenda, penultima tappa sulle Alpi.
Una tappa così invitante, che Lennard Kamna, il compagno di Hindley di cui si diceva, non ha resistito alla tentazione ed è andato in fuga insieme a qualche altro coraggioso di giornata, seminando il resto del gruppo.
Ma quando il gruppetto dei leader della classifica è arrivato ai piedi dell’ultima salita, sul Passo Fedaia, lì è nata l’idea vincente.
Hindley si sente in forma, sente che è più in forma dell’avversario. E d’altra parte chi deve recuperare i tre secondi è lui, qualcosa deve inventarsi (com’era quella storia dei calzini?).
Ed eccolo, allora, che aumenta il ritmo, si porta Carapaz nella scia, raggiunge il suo compagno di squadra, che era qualche centinaio di metri più avanti, e insieme a lui sfianca la maglia rosa pedalata dopo pedalata.
E l’ecuadoriano a un certo punto non ce la fa più. Bandiera bianca, hai vinto tu. Si stacca. Kamna il suo l’ha fatto, ha finito la benzina, si stacca pure lui.
E via, Hindley, verso la cima e verso la vittoria. La maglia rosa è sua, e stavolta, nell’ultima tappa a cronometro, non la perde, anzi, la legittima con una prova da gran corridore, mettendo a tacere chi lo aveva bollato come fenomeno passeggero.
Ecco chi è il vincitore del Giro d’Italia 2022: Jai Hindley, uno che non si è arreso, uno che si è dato da fare. E che si è andato a riprendere la fortuna con gli interessi.
Marco Sicolo – Bgame News