Acquistato a prezzo di saldo dal Napoli, il georgiano sta stupendo tutti al primo anno in Italia. E ora tutti bravi a dire: “Io lo conoscevo già”. Chi è Kvicha Kvaratshkelia
Di fenomeni sulla fascia se ne son visti tanti, bravi negli spazi e poi inconcludenti, svogliati o tatticamente ottusi. Così come si sono già visti calciatori stranieri partire col piede giusto nel nostro campionato e poi perdersi per strada.
Dopo due mesi di indizi e controprove, invece, Kvicha Kvaratskhelia sembra aver superato ogni dubbio in tal senso, affrancandosi partita dopo partita, in maniera sempre più convincente, dalla figura del promettente nuovo arrivato, per arrivare allo status di giovane campione e possibile futuro fenomeno del calcio mondiale.
Insomma, i dubbi riguardano ormai solo il livello che potrà raggiungere con gli anni – adesso ne ha solo ventuno -, ma le sue qualità sono ormai certificate e non le si può ricondurre al semplice cliché di una o due partite azzeccate.
Kvaratshkelia, statistiche record col Napoli
Del resto, che Kvicha fosse effettivamente un campione lo sapevano già molti addetti ai lavori, che avevano adocchiato il georgiano già da un paio di stagioni. L’ultimo ad esprimersi in tal senso è stato Carlo Ancelotti, che ha rivelato come l’ala sinistra fosse già nel mirino del Napoli da quando la squadra la allenava lui.
Ma è anche vero che il georgiano è arrivato in azzurro per soli 10 milioni di euro, quindi tutti questi veggenti di mercato son bravi a parlare adesso, ma in fondo non ci credevano troppo neanche loro.
Caratteristiche tecniche di Kvicha Kvaratshkelia
Abile con il destro, Kvaratshkelia predilige giocare sulla sinistra per rientrare sul suo piede preferito e tirare in porta o piazzare il cross giusto. Fin qui, caratteristiche simili a quelle di tanti altri funamboli di fascia.
Il fatto è che Kvicha non è solo questo. Tira forte e preciso da fuori area. Ha visione di gioco, alza lo sguardo appena può, senza procedere sempre a testa bassa, senza costrutto. Ha una prelibata padronanza del pallone, che tocca di esterno, con la suola, col tacco, per dribblare gli avversari o superarli con un tunnel.
Abile nello stretto, è devastante negli spazi. Ed è anche molto resistente nei contrasti, che affronta senza temere lo scontro fisico con il roccioso difensore di turno. Tutto ciò, nel suo insieme, lo differenzia da tanti altri giocatori, pur validi, che non hanno la stessa completezza, pur giocando nello stesso ruolo.
Si dice che possa migliorare in fase difensiva, e che ancora ogni tanto sembri scomparire dalla partita. Ma quando appare, la sostanza c’è, eccome. Se arriverà una continuità ancora maggiore di quella dimostrata finora (5 gol e un assist in 8 partite di campionato, oltre a un’ottima impressione anche in Champions League), bé, allora vorrà dire che ci troviamo davanti a un fenomeno vero.
Marco Sicolo – Bgame News