Un grande Messi regala all’Argentina la terza Coppa del Mondo, ma che finale con la Francia! Tripletta di Mbappé: è capocannoniere con 8 gol
No, non c’eravamo quando il Brasile di Pelé vinse per 5 a 2 contro la Svezia padrona di casa, o quando la Germania superò la meravigliosa Olanda di Crujiff. Ma siamo quasi sicuri che quella vinta dall’Argentina di Messi contro la Francia di Mbappé sia stata la finale più bella della storia del Mondiale.
Una partita meravigliosa, che entrambe le squadre avrebbero meritato di vincere, e che alla fine arride ai sudamericani e a uno dei talenti più puri che questo sport abbia mai espresso, il suo numero dieci, che con la Coppa del Mondo, fino a ieri per lui elusiva, va a chiudere il cerchio di una carriera straordinaria.
Messi e l’Argentina campioni del mondo
L’altra faccia della medaglia è un Kylian Mbappé deluso ma assolutamente spaziale, un giocatore che conferma di avere piena cittadinanza, a neanche 24 anni, tra le leggende assolute di questo sport. Tre gol in una finale di un Mondiale li aveva realizzati solo l’inglese Hurst nel 1966, ma la tripletta del francese è solo la ciliegina su una rassegna iridata giocata da protagonista, in cui si laurea capocannoniere con 8 gol, che si aggiungono ai 4 segnati a diciannove anni nel vittorioso Mondiale del 2018 (anche lì andò a segno in finale).
Le emozioni regalate da Argentina-Francia 3-3, decisa poi dai rigori, sono paragonabili a quelle vissute nel mitologico Italia-Germania 4-3 del ’70, ma, volando un po’ con la mente, anche a quelle regalate dal cinematografico primo Rocky contro Apollo Creed, con la Francia nel ruolo del pugile mai domo, capace di trascinare l’avversario al termine dell’ultimo round e arrivarci ancora in piedi, o con entrambi in ginocchio, in un alternarsi di colpi ancora tremendi o clamorosamente tirati a vuoto.
Nella sua impossibilità di risolversi in un pareggio, che sarebbe stato il risultato più giusto, la partita ci ha ricordato anche un altro epico evento dello sport, quella finale di tennis a Wimbledon in cui Federer, come oggi Mbappé, reagì con orgoglio e talento al netto svantaggio, rinviando una sconfitta che pareva ineluttabile e che in effetti alla fine arrivò, contro il Messi di quel giorno, Rafael Nadal.
Embed from Getty ImagesChe finale con Messi e Mbappé
Il Mondiale del Qatar 2022 è stato semplicemente meraviglioso, con tante sorprese nei gironi, la prima squadra africana in semifinale e le grandi storie intrecciate di fuoriclasse nuovi e meno nuovi, tra le quali l’apoteosi di Messi ruba ovviamente la prima pagina che resterà impressa nella storia. Ma, ragazzi, quella sforbiciata a volo di Mbappé che è valsa il momentaneo pareggio in finale, che copertina sarebbe stata!
Un’ultima citazione la merita l’altro grande protagonista dell’Argentina campione del mondo, il portiere Emiliano Martinez, già fenomenale contro Australia e Olanda e autore poi, in finale, di una parata da urlo allo scadere dei tempi supplementari, su un tiro a colpo sicuro di Kolo Muani.
Francamente, sin dalle prime inquadrature a lui dedicate, Martinez non ci è sembrato avere uno sguardo da premio Nobel, e neanche simpatico, e il suo gesto volgare sul podio a fine partita fa solo il paio con altri discutibili atteggiamenti in campo (vedi i palloni calciati lontano prima dei rigori avversari: chiamatela furbizia, ma in genere è solo l’anticamera di ogni lite in campo). Però Martinez ha vinto, e quindi oggi ha ragione lui: onori.
Il famigerato Mondiale senza l’Italia (il secondo di fila) è terminato, e sinceramente ci ha emozionato molto lo stesso. Da oggi, comunque, di nuovo Forza Azzurri e appuntamento per tutti ai Mondiali in USA, Canada e Messico del 2026.
Marco Sicolo – Bgame News