La storia della tennista italiana, oggi in semifinale al Roland Garros, racconta di una crisi adolescenziale e della sua capacità di chiedere una mano: Martina Trevisan
La storia di Martina Trevisan è la storia di un’adolescente che ha trovato il coraggio di chiedere aiuto con l’ultimo briciolo di lucidità che le era rimasto, nella fase più difficile della sua vita.
Oggi Martina ha ventotto anni, gioca a tennis e per la prima volta nella sua carriera è in semifinale al Roland Garros, uno dei quattro tornei più importanti al mondo.
Ma quando aveva quindici anni, il tennis non le sembrava più così importante. Voleva trovare sé stessa, e trovare un senso a ciò che le accadeva intorno e non le piaceva.
Martina Trevisan, l’adolescenza difficile e il ritorno al tennis
Una crisi familiare può destabilizzarti, a quell’età. E portarti a farti carico di un peso che non ti spetta: pensi di dover essere tu a risolvere i problemi dei tuoi genitori, e la dura realtà ti restituisce un senso di sconfitta, ti fa sentire incapace.
Se a questo ci aggiungi uno specchio che non ti parla come vorresti, è facile imboccare la strada sbagliata.
Quella scelta da Martina era la strada della rinuncia a nutrirsi come si deve, per vedersi più snella, forse, o per richiamare l’attenzione su di sé, in qualche modo.
Se c’è una fase delicata, nella vita, quella è l’adolescenza, e a merito della nostra tennista va il fatto di aver trovato la forza, perché di forza si tratta, di chiedere aiuto e di lasciarsi guidare verso la vita, verso il cibo, verso la voglia di affrontare a viso aperto le difficoltà e seguire il proprio percorso.
Una storia di crescita e riscatto
Nata da genitori sportivi, la Trevisan ha messo piede sui campi da tennis sin da piccolissima, e, dotata di un talento naturale, da ragazzina era considerata una vera promessa.
Poi la crisi, che l’ha portata a rinnegare il tennis fino ai diciotto anni, a cancellare quella che era stata la parte più importante della sua vita.
Dall’anoressia è uscita grazie all’aiuto di una psicologa, del suo allenatore e di sé stessa. È tornata sui campi gradualmente, prima insegnando ai più giovani e poi riprendendo il percorso agonistico, alla scoperta del suo talento.
Che ha attraversato indenne il periodo buio e si è manifestato nuovamente, accompagnando il gioco mancino di Martina in una crescita progressiva, senza sussulti, da godersi partita dopo partita.
Trevisan e i successi al Roland Garros 2022
Oggi la Trevisan conquista il mondo con il suo sorriso solare, che non è passato inosservato sui campi del Roland Garros. Un sorriso che non la abbandona mai, nemmeno nei momenti di maggiore intensità durante l’incontro.
È un modo per combattere la tensione, ha detto lei stessa dopo una delle tante vittorie nel torneo parigino di quest’anno. Sorride per gustarsi il momento, e anche perché non sarà un match-point a farle sembrare la vita difficile, dopo quante ne ha viste e superate.
Martina Trevisan è in semifinale al Roland Garros 2022, come solo Sara Errani (finalista nel 2012) e Francesca Schiavone (vincitrice nel 2010 e finalista anche l’anno successivo) avevano saputo fare nell’era moderna di questo sport.
Le ultime dieci volte che ha messo piede su un campo da tennis è uscita tra gli applausi come vincitrice: prima di vivere la sua favola a Parigi, infatti, è stata in Marocco, a Rabat, dove ha conquistato il primo torneo della sua carriera, a ventotto anni, realizzando le previsioni di chi vedeva nell’adolescente Martina una futura campionessa.
La rincorsa è stata lunga, ma il presente oggi premia quella ragazzina che ha saputo capirsi e lasciarsi dare una mano. E il futuro, ora, è nelle sue mani e nel suo sorriso.
Marco Sicolo – Bgame News