La quarta maglia della Juve e la maglia-candeggina del Milan hanno rilanciato il dibattito sulle nuove fantasiose maglie dei club di Serie A in confronto ai colori tradizionali
Ormai sui campi da calcio ne vediamo davvero di tutti i colori: le maglie delle squadre di Serie A sono diventate un veicolo di comunicazione da parte dei club, in cui arte e fantasia fanno spesso rima con marketing, ma strizzano l’occhio anche alle tradizioni delle squadre e delle loro città.
L’ultima in ordine di tempo è la quarta maglia della Juventus, sfoggiata nell’incontro di campionato contro il Bologna, con uno strano disegno di geometrie sovrapposte che, nelle intenzioni, dovrebbe richiamare i colori della città di Torino (giallo e blu) e rappresentare lo sguardo verso il futuro della società bianconera.
La maglia, infatti, è una creazione del noto street artist brasiliano Kobra e vuole coniugare la tradizione del calcio alle nuove tendenze urbane in fatto di stile.
Il risultato sul campo in quella partita non è stato dei migliori, soltanto un risicato pareggio all’ultimo minuto, ma la divisa promette di avere più successo negli store dedicati: qui il video di presentazione del progetto, con un murale che richiama lo stile della quarta maglia Juve disegnato sulle pareti della Juventus Academy di San Paolo del Brasile.
La nuova quarta maglia della Juventus, una creazione da street-art
Non molto diversa, per la verità, era la terza maglia già usata spesso dalla Juve in questa stagione, in cui il blu e il giallo danno più spazio al bianco, per un effetto finale un po’ troppo in stile volley.
I tifosi bianconeri, comunque, stanno ormai facendo l’abitudine a queste novità, visto che Adidas aveva già osato parecchio nelle stagioni precedenti, non tanto con le pennellate dell’anno scorso, quanto con l’audace divisa “da Palio” del 2019-20. Quell’anno, per la prima volta, dalla maglia della squadra svaniva il motivo a strisce verticali, per far spazio a una soluzione con due sole bande principali, una bianca e una nera, separate da una sottile striscia rosa, che richiamava il colore della originaria divisa della società.
Maglie Serie A: Il Milan e la maglia candeggina
Ancora più controversa la divisa indossata dai giocatori del Milan negli ultimi match di campionato, con uno stile ormai ribattezzato “candeggina”.
L’obiettivo era quello di creare una fusione tra la tradizionale maglia a strisce rossonere e la storica seconda maglia del Milan in total white, quella che ha accompagnato alcuni dei principali trionfi internazionali della squadra.
Il risultato, però, è una tenuta di gioco dall’aspetto sbiancato, che dà più l’impressione di un lavaggio sbagliato, piuttosto che di un effetto desiderato.
Maglia Inter, l’accattivante pattern pitonato
Non tutte le stranezze vengono per nuocere. Ad esempio, la prima maglia dell’Inter di quest’anno ha incontrato il favore del pubblico, pur avendo corso il rischio di sostituire le tradizionali strisce nerazzurre con un pattern di sfondo in sfumature di azzurro, che richiama l’aspetto del dorso squamato di una biscia, simbolo della società milanese.
La divisa presenta anche ulteriori particolarità, mirate a fidelizzare i sostenitori: ad esempio, nella partita di Supercoppa di quest’anno, ha presentato sul petto un QR code che, se inquadrato, faceva partire sul telefonino l’inno della squadra!
Per non parlare del logo dello sponsor, $INTER by Socios, che richiama l’universo dei fan token che permettono di interagire con le scelte della squadra.
Anche per l’Inter, comunque, il passo in avanti rispetto al passato è stato decisamente migliore, rispetto a soluzioni controverse che avevano portato i nerazzurri ad indossare maglie decisamente incomprensibili, come quella che sfumava dall’azzurro al verde acido nel 2017.
Maradona sulle maglie del Napoli e la divisa del Bari con i tentacoli del polpo
In questo speciale campionato di fantasia e innovazione, un posto speciale lo occupa il Napoli, che sfoggia in continuazione nuove maglie con colori e disegni ogni volta diversi. La più emozionante è sicuramente quella che riporta l’effigie di Diego Armando Maradona, un tributo al numero dieci argentino, simbolo eterno di questa squadra.
Hanno fatto parlare di sé anche alcuni club delle serie minori, come il Bari, appena promosso in Serie B dopo quattro anni di assenza. È andata subito esaurita la speciale maglia a tiratura limitata con lo sfondo tentacolare, in omaggio al polpo, uno dei simboli gastronomici della città.
Più controversa, invece, la maglia a labirinto del Vicenza, che con il suo pattern ipnotico ha confuso la sua tifoseria, gelosamente legata alle tradizionali strisce verticali.
Maglie calcio 2022-23, tutte le novità dei grandi club
E di sicuro, la sperimentazione delle aziende di abbigliamento non finisce qui. Sono già trapelate alcune probabili novità per la prossima stagione: si parla di bande ondulate per l’Atletico Madrid, strisce multicolore per il Barcellona e inserti in oro per una Juve in stile classico: incontreranno il favore del pubblico?
Marco Sicolo – Bgame News