Dalle numerose carambole provocate nei primi anni di carriera alla nuova dimensione di fenomeno e leader assoluto del mondiale: Verstappen è di nuovo campione di Formula 1
C’era una volta il ragazzino terribile che aveva scambiato i circuiti di Formula 1 per le piste dell’autoscontro, divertendosi a buttare fuori gli avversari e finendo spesso lui stesso fuori pista per la troppa irruenza.
Oggi Max Verstappen è un pilota completamente diverso, maturo e sicuro delle proprie capacità, con una consapevolezza che gli deriva dal primo titolo mondiale conquistato lo scorso anno contro un mostro sacro come Lewis Hamilton.
Una consapevolezza che lo ha guidato lungo una stagione trionfale, portandolo a concedere un bis iridato vinto da assoluto padrone del circus.
Max Verstappen campione del mondo di Formula 1 per la seconda volta
Prima di entrare in questa nuova dimensione di campione completo, Verstappen si era presentato al mondo della Formula 1 come il giovane fenomeno che esordì in gara appena diciassettenne, un’età che non basta neanche a prendere la patente di guida.
Era il 2015, sembra ieri, e invece l’olandese sta concludendo la sua ottava stagione in Formula 1, un curriculum da veterano a soli 25 anni.
A bordo della Toro Rosso prima, e della Red Bull poi, Max si è fatto strada a suon di record, ottenendo la prima vittoria in Spagna nel 2016 e diventando il più giovane pilota della storia a riuscirci.
A suon di sportellate e penalizzazioni si fa subito la fama, tra i piloti e gli appassionati, di pericolo pubblico, ma è un marchio che passa col tempo, di pari passo con l’affinarsi del suo talento naturale.
Il campione mondiale di kart del 2013 diventa pian piano l’avversario più credibile di Lewis Hamilton e della sua Mercedes, non abbandonando mai lo stile grintoso che proprio dai kart gli deriva, ma divenendo nel contempo sempre più preciso, intelligente e veloce.
Verstappen, il bis iridato a Suzuka con la Red Bull
Il 2021 è l’anno della consacrazione, quando, dopo un duello d’altri tempi lungo tutta la stagione contro Hamilton, lo batte all’ultimo respiro, nel Gran Premio di Abu Dhabi, complice una direzione di gara discutibile da parte della FIA.
L’aver spezzato il dominio del grande rivale britannico gli ha evidentemente consegnato una fiducia incredibile, che gli ha consentito di non scomporsi all’inizio di questa stagione, quando le Ferrari sembravano più avanti rispetto a tutti.
Pian piano, lui e la sua ritrovata Red Bull hanno risalito la china, fino a diventare dominatori inesorabili di questo Mondiale 2022, col titolo conquistato a Suzuka con ben quattro gare d’anticipo sulla fine del calendario.
Doppio titolo mondiale in fila, come solo pochi altri grandi della Formula 1 sono riusciti a fare, e un futuro che sembra potergli regalare ancora enormi soddisfazioni: il contratto che lo lega alla scuderia austriaca fino al 2028 è un monito per chiunque abbia l’ardire di provare a dare la caccia al titolo iridato.
Marco Sicolo – Bgame News