L’ingaggio del nuovo tecnico Galtier è il segnale di un cambio di mentalità. Il presidente M: “Basta glitter, vogliamo risultati”. Il nuovo PSG
Giacca e cravatta impeccabili, sguardo sicuro e parole misurate: il nuovo allenatore del ricchissimo Paris Saint Germain non è una figurina già affermata, come i suoi illustri predecessori, ma un personaggio semi-sconosciuto, chiamato dal club per tirare fuori il succo della vittoria da quell’ammasso di campioni che finora ha ampiamente deluso in campo Europeo.
Prima di approdare al PSG, Christophe Galtier ha vinto, un paio d’anni fa, il campionato francese alla guida del Lille, riuscendo nell’impresa di prevalere proprio sulla squadra della capitale, vincitrice di otto degli ultimi dieci campionati; l’ultimo proprio quest’anno, con l’argentino Pochettino in panchina.
Chi è Christophe Galtier, il nuovo allenatore del PSG
Non gli hanno fatto troppe cerimonie, all’allenatore uscente, liquidato con un comunicato striminzito, il giorno stesso in cui è stato annunciato il nuovo tecnico. La colpa di Pochettino è stata la stessa degli altri grandi allenatori che si sono avvicendati in questi anni sulla panchina del PSG: aver fallito in Champions League.
Era successo allo spagnolo Emery, al tedesco Tuchel (che poi avrebbe vinto la coppa con il Chelsea), era successo perfino a Carlo Ancelotti, che ancora nello scorso maggio ha sollevato al cielo la Coppa dalle grandi orecchie; con lo stemma del Real Madrid sulla giacca, però.
Cosa abbia impedito a questi tecnici di grido di affermarsi anche a Parigi è un mistero, oppure no: in mezzo a tante figurine che vanno in campo, forse ci vuole davvero qualcuno che stia più con i piedi per terra nello spogliatoio.
L’addio a Pochettino e il nuovo corso del Paris Saint Germain
“Non pretendo di insegnare ai miei giocatori come colpire di destro, di sinistro o di testa”, ha detto Galtier durante la sua presentazione. “Il mio obiettivo è fare in modo che questo gruppo talentuoso diventi una grande squadra, in grado di esprimere tutta la sua forza”.
Parole quanto mai sagge, per uno che si appresta ad allenare un attacco formato dal sette volte Pallone d’Oro Lionel Messi, dall’enfant prodige di Francia Kylian Mbappé e dal fenomeno brasiliano Neymar.
E d’altra parte, l’aveva detto nei giorni scorsi il presidente del club, il magnate qatariota Nasser al-Khelaifi: “È tempo di mettere da parte lustrini e paillettes, vogliamo concretezza. Chi gioca qui deve rispettare le regole. Qui nessuno è al di sopra del club”.
L’ingaggio di Galtier è una scommessa, ma anche un segno che i tempi sono cambiati. Sembra che il PSG stia diventando davvero grande, adesso: non grazie al denaro, ma in virtù dell’esperienza.
Marco Sicolo – Bgame News