Leclerc e Bastianini, una domenica bestiale

Leclerc - Bgame News

Il monegasco domina il GP d’Australia di Formula Uno, il riminese trionfa in Texas e balza in testa al mondiale MotoGP. Storia di una domenica da incorniciare. I trionfi di Leclerc e Bastianini

Ventiquattro anni entrambi, Charles Leclerc ed Enea Bastianini regalano all’Italia dei motori una domenica indimenticabile, di quelle da raccontare.

Così diversi nell’aspetto e nell’approccio alle gare, i due piloti delle scuderie simbolo del tricolore in Formula Uno e in Moto GP sembrano mettersi d’accordo per regalarci, da un capo all’altro del mondo, una giornata di grandi emozioni.

Uno definisce la sua Ferrari “una bestia”, riassumendo in una parola la soddisfazione per una gara dominata dall’inizio alla fine e la riconoscenza per un team che ha sofferto con lui negli ultimi due anni, lavorando a denti stretti per regalargli, finalmente, una monoposto in grado di guardare tutti dentro gli specchietti.

L’altro, invece, una “Bestia” lo è sempre stato, perché è questo il soprannome con cui è conosciuto nel circuito e con cui lo chiamano i tifosi del suo fan club. Ieri, con la sua Ducati, ha ottenuto il secondo successo nei primi quattro Gran Premi della stagione, un’impresa che non si vedeva – adesso si può dire – dai tempi di Valentino Rossi.

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Leclerc vince a Melbourne: “La mia Ferrari è una bestia!”

Quello di Leclerc nel GP d’Australia è stato un autentico capolavoro. Partito in pole position, non ha mai mollato la prima posizione della gara, concludendo trionfalmente con tanto di giro veloce all’ultima tornata.

Un grande Slam – pole, giro veloce e vittoria dal primo all’ultimo metro – che la Ferrari non si gustava dai tempi di Fernando Alonso, e che era abituata a vedere con piloti del calibro di Niki Lauda e Michael Schumacher.

Se i primi due gran premi ci avevano rivelato un Leclerc in grado di lottare per il vertice e di tenere testa al campione in carica Max Verstappen, Melbourne ci restituisce addirittura un ferrarista favorito per il mondiale, perché questa è la prima sentenza – parziale, ovviamente – di questo mondiale.

Mentre il principino gongola sulla sua Ferrari e prende il volo nella classifica generale, dietro regna l’incertezza, in attesa di individuare il vero rivale del monegasco.

Leclerc e la Ferrari primi nel mondiale F1, Verstappen rompe il motore

Probabile che il rivale da battere sia ancora Verstappen, ma la rottura della power unit della sua Red Bull è un altro segnale importante di come il vento possa cambiare repentinamente da una stagione all’altra. Non mollerà, però, l’olandese, e non molla di certo la scuderia austriaca, che intanto piazza il messicano Sergio Perez sul secondo gradino del podio e al quarto posto nella classifica mondiale.

Il più roseo dei sogni vorrebbe come rivale di Leclerc il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, e negli scorsi Gran Premi abbiamo già visto come ciò potrebbe essere possibile. A patto di non concedersi troppe giornate libere come quella di ieri, con una precoce uscita sulla sabbia che non ci ha dato modo di appurare a che punto è il feeling tra lo spagnolo e la Rossa.

Con Hamilton sempre più nei panni del vecchio leone che non vuole mollare, la sorpresa, allora, potrebbe essere proprio quel George Russell che ieri è riuscito a tenerlo dietro e che si è issato, con la sua Mercedes, fino al secondo posto in campionato. Non c’è che dire, finora un ottimo debutto come compagno di Sir Lewis.

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Bastianini, il “Bestia” della Ducati che guida il mondiale di MotoGP

E veniamo a lui, il Bestia, al secolo Enea Bastianini che continua a sorprendere e a regalare gioie in sella alla sua Ducati del Team Gresini, compensando, nel cuore dei tifosi, il difficile inizio di stagione di Pecco Bagnaia, ancora una volta costretto a lottare per le posizioni di rincalzo sulla sua Ducati Lenovo ufficiale.

Entrambi avevano ben impressionato sul finire della scorsa stagione, con il torinese addirittura vincitore di 4 degli ultimi 6 Gran Premi e Bastianini a podio per due volte, a conferma del suo ottimo potenziale.

In pochi, però, avrebbero scommesso su un avvio talmente concreto del talento riminese, che alla vittoria di Losail nella gara inaugurale della stagione ha fatto seguire il trionfo di Austin, lasciando intravvedere anche incoraggianti qualità di gestione della moto. Come lui stesso ha rivelato, la strategia attendistica era concordata con il suo team, e l’attacco decisivo negli ultimi giri del Gran Premio del Texas è stata la naturale conseguenza del brillante stato di forma suo e della sua moto.

Adesso Enea guarda tutti dall’alto anche in classifica generale, proprio come Leclerc e la sua Ferrari: per l’Italia dei motori può diventare davvero una stagione bestiale.

Marco Sicolo – Bgame News