Alle origini del basket: l’invenzione del prof. Naismith

Alle origini del Basket

Il gioco della pallacanestro ha appena compiuto 130 anni: ecco come nacque in una piccola palestra di una scuola del Massachusetts nel dicembre del 1891. Scopriamo le origini del basket.

Le luci e i suoni dei moderni palazzetti dello sport, dove si disputano le partite della NBA hanno poco a che vedere con l’atmosfera fredda e rigorosa che circondava la palestra in cui il gioco del basket ebbe origine, giusto 130 anni fa, nel mese di dicembre del lontano 1891.

James Naismith alle origini del basekt
James Naismith insieme ad un suo alunno

Ma a ben vedere, già allora le caratteristiche principali di questo sport c’erano quasi tutte, e sono rimaste quasi immutate fino ai tempi nostri.

La storia delle origini del basket parte da qui: merito di James Naismith, professore di ginnastica nel college YMCA di Springfield, in Massachusetts, che per mantenere in forma i suoi ragazzi nei rigidi mesi invernali si industriò per inventare un gioco ricreativo e motivante, che non fosse pericoloso come gli altri sport allora in voga, principalmente il football americano.

L’idea giusta gli venne pensando a un passatempo che praticava con i suoi amici in Canada, quand’era ragazzo: un gioco chiamato Duck on a rock, che consisteva nel cercare di colpire un bersaglio posto a una certa altezza.

Fu così che decise di appendere due cesti per le pesche alle finestre della palestra, sfidando i suoi alunni a indirizzarvi dentro un pallone.

Il professor Naismith divise i 18 ragazzi della sua classe in due squadre da 9 e diede il via alla prima partita di “Basket Ball” della storia.

Certo, ci furono alcuni imprevisti: quello che doveva essere un gioco di abilità si risolse in una sorta di scazzottata collettiva, in cui gli allievi si distinsero più per la loro foga nel conquistare la palla che nella precisione al tiro.

Cerotti a parte, anche il punteggio finale fu, peraltro, abbastanza imbarazzante: 1-0 per il “team A”, grazie all’unico canestro realizzato da tale William R. Chase, primo marcatore assoluto della storia di questo sport.

Naismith e le origini del basket nel 1891: l’invenzione

l’invenzione del prof. Naismith
Il documento originale delle prime 13 regole del basket

Da lì in poi il basket fece passi da gigante, divenendo in breve tempo uno degli sport più amati e praticati in tutto il pianeta.

Ma è ancora presto per parlare di questo. Rimaniamo per un attimo ancora in quella sperduta palestra americana di fine ottocento, dove il prof. Naismith si sta chiedendo cosa sia andato storto nella prima partita e perché il suo nuovo gioco abbia tirato fuori il peggio dai suoi discepoli.

Regole. Già dalla origini del basket c’era bisogno di regole. E la più importante di tutte era che non doveva essere permesso a nessuno di “urtare, trattenere, spingere o fare lo sgambetto” ad un giocatore della squadra avversaria.

Questa norma, insieme a un’altra dozzina di disposizioni, fu immediatamente cristallizzata da Naismith nero su bianco, in un documento che sanciva le 13 regole fondamentali del gioco. Nasceva così, definitivamente, il Basket Ball.

Le partite si fecero subito più avvincenti, la tecnica e l’abilità ebbero il sopravvento sulla forza e sull’irruenza, e il basket oltrepassò in un attimo i cancelli della YMCA University di Springfield, diffondendosi rapidamente in tutto il Paese, fino ad approdare, già nel 1904, alle Olimpiadi di St. Louis come sport dimostrativo.

Naismith e l’invenzione della pallacanestro, una storia lunga 130 anni

È incredibile come in quelle poche righe vergate di proprio pugno dal suo inventore, ci siano già gran parte delle regole che ancora oggi caratterizzano questo sport: la palla da toccare solo con le mani, il divieto di correre trattenendo il pallone, le sanzioni per il numero complessivo di falli commessi dai giocatori di una stessa squadra, e, soprattutto: il pareggio non è contemplato.

Naismith origini del basket
La statua dedicata a Naismith davanti alla Hall of Fame di Springfield, negli USA

Diversamente da quanto accaduto in altri sport, le cui origini si perdono nel tempo e in cui è difficile identificare un preciso creatore, la figura di James Naismith è stata sempre pacificamente riconosciuta e adeguatamente valorizzata dal mondo della pallacanestro.

Fu lui a premiare la nazione vincitrice del primo oro olimpico nel basket – manco a dirlo, gli Stati Uniti – nella prima edizione in cui questo sport fu ammesso ufficialmente ai Giochi (Berlino 1936).

E a lui è dedicata, con tanto di statua commemorativa all’ingresso, la Hall of Fame della pallacanestro, che celebra i più grandi campioni della storia di questo sport e che ha sede proprio nella “sua” Springfield.

Sono passati 130 anni da quando quei cestini per la raccolta delle pesche, con il fondo rimosso per consentire un più facile recupero del pallone, furono appesi lì in alto, sopra i finestroni appannati di una scuola come tante.

Ma la passione del prof. James Naismith, del giovane William R. Chase e di tutti i suoi compagni di classe, è la stessa che oggi si respira in ogni palazzetto dello sport, nei campetti di periferia e dovunque ci sia una palla da lanciare verso un canestro.

Alle origini del basket
bambini che giocano a basekt. BgameNews – Le origini del basket