Quando a Ellen White dissero: “Una ragazza non può giocare a calcio”


Ellen White, l’attaccante dell’Inghilterra campione agli Europei femminili di calcio è la protagonista di una storia di riscatto che sarà di esempio per le nuove generazioni
“Qualunque cosa accada in questa partita, se alle ragazze non sarà permesso giocare a calcio nelle loro scuole, proprio come possono fare i ragazzi, a cosa sarà servito?”
Queste parole le ha pronunciate Ian Wright, ex attaccante dell’Arsenal e della Nazionale inglese maschile, ora commentatore della TV inglese. Le ha pronunciate poco prima della finale del campionato europeo femminile, conclusasi poi con la vittoria dell’Inghilterra padrona di casa sulla Germania.
Un successo accolto trionfalmente in patria, dove non si festeggiava nulla dal Mondiale maschile del 1966, e il cui valore è certificato dagli oltre 87.000 spettatori sugli spalti e dai 17 milioni di telespettatori che hanno visto la partita da casa.
Un successo che racconta storie di riscatto e che rappresenta, come dice Wright, un’occasione storica unica per rendere il calcio anche un gioco per ragazze nella cultura di tutti noi.
Ellen White, campione d’Europa con l’Inghilterra di calcio femminile
Ellen White è l’attaccante che ha segnato più gol nella storia della Nazionale inglese femminile, e ha giocato col numero 9, da titolare, la vittoriosa finale di Wembley.
In questi campionati europei ha segnato due gol, entrambi contro la Norvegia, portando il suo bottino complessivo in Nazionale a 52 gol, uno solo in meno rispetto a quelli realizzati da Wayne Rooney, primatista di reti nella nazionale maschile.
Nel 1998, quando White aveva solo nove anni, le fu vietato di giocare nel campionato locale per bambini della sua età, per il solo fatto che fosse una femminuccia. Tecnicamente, la giustificazione addotta dagli organizzatori del torneo era la mancanza di adeguate strutture: in sostanza non c’erano gli spogliatoi femminili. Ma tant’è, la soluzione, molto semplicistica, fu quella di escludere la piccola calciatrice dal torneo.
La notizia fu ripresa dai giornali locali, e oggi il confronto con le immagini della White campionessa d’Europa è emblematico.
Left: Ellen White (1998)
Right: Ellen White (2022)Never give up. #Lionesses pic.twitter.com/vdxXMEGEr9
— Angry People in Local Newspapers (@angrypiln) August 2, 2022
Il calcio come sport per bambine e bambini
Su quel giornale d’epoca, la White è ritratta con la maglia dell’Arsenal, perché faceva già parte delle giovanili del club. Chi la conosce, ricorda che a quei tempi, quando giocava con i suoi coetanei maschietti, non dava scampo a nessuno, realizzando caterve di gol.
È questo il valore della vittoria delle Leonesse, ma più in generale della rilevanza mediatica che sta ottenendo il calcio femminile in generale.
Quello di far capire a una bambina che ha diritto di giocare a ciò che vuole, che ha delle possibilità che vanno oltre il diventare una principessa, e che, se lo desidera, può prendere a calci un pallone, tanto forte da far esultare una nazione intera.
Marco Sicolo – Bgame News