Red Bull, sanzioni in arrivo: la Ferrari spera

Red Bull sanzioni

Dopo il controverso finale in pista dello scorso anno, spunta una nuova clamorosa accusa: Red Bull avrebbe sforato pesantemente il limite di spesa. Attesa per le eventuali sanzioni

Si scrive “Red Bull”, si legge “sleaaali”: si potrebbe adattare così il motto della famosa pubblicità, se le accuse venissero confermate. Dopo il controverso finale di stagione dello scorso anno, con il sorpasso all’ultimo respiro di Verstappen ai danni di Hamilton, è in arrivo una nuova burrasca sul team austriaco. 

A seguito di ispezioni operate dalla FIA, infatti, è emerso che nel corso della stagione 2021 Red Bull avrebbe sforato, e di gran lunga, il limite di spesa che ogni scuderia ha a disposizione per lo sviluppo delle vetture nel corso della stagione. 

Questo significherebbe, evidentemente, che Red Bull si è avvantaggiata ingiustamente nei confronti della Mercedes nello scorso campionato e – di conseguenza – che gli effetti di tale sviluppo si siano riverberati anche nel corso di questa stagione, in cui l’avversario principale del team di Milton Keynes è la Ferrari.

Formula 1, Red Bull avrebbe superato il limite di spesa: sanzioni in arrivo

I fatti risalgono allo scorso anno e sarebbero stati accertati durante un controllo di questa estate nelle sedi della scuderia, da parte degli ispettori della federazione automobilistica. 

In sostanza, Red Bull avrebbe fatto risultare che determinati sviluppi della macchina avrebbero avuto un certo costo – apparentemente contenuto – mentre le indagini avrebbero attribuito agli stessi un costo molto superiore, che avrebbe fatto superare il limite di spesa annuale consentito, che corrisponde a circa 148 milioni di dollari. 

Verstappen avrebbe, dunque, corso il vittorioso mondiale 2021 su una vettura sviluppata oltre i limiti consentiti, e questo sta alimentando le comprensibili rimostranze da parte della Mercedes, che invoca sanzioni esemplari a danno del team di Chris Horner. 

In teoria, si potrebbe anche giungere a una clamorosa penalizzazione che assegni il mondiale dello scorso ad Hamilton: una sorta di vendetta dopo i torti di Abu Dhabi, quando la safety car rientrò in pit-lane sebbene da regolamento avrebbe dovuto rimanere in pista, e consentì così all’olandese di superare Hamilton e aggiudicarsi il titolo.

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Penalizzazione per Red Bull? La Ferrari ci spera

Ma la Mercedes non è l’unica a sperare in una penalizzazione della Red Bull. I vantaggi acquisiti nel 2021, infatti, potrebbero essere ritenuti influenti anche sullo sviluppo della vettura 2022, e non è da escludere a priori – anche se le probabilità non sono alte – che la scuderia austriaca possa subire una sanzione anche in questo campionato, con clamorose conseguenze in ottica mondiale, con Leclerc e la Ferrari che potrebbero tornare a sperare per il titolo. 

In aggiunta, va ricordato che non sono mancati neanche quest’anno i sospetti sui continui sviluppi della Red Bull, che le hanno consentito di colmare l’iniziale svantaggio in termini di prestazioni rispetto alla scuderia di Maranello. 

Il grosso punto di domanda è che le regole sul cosiddetto budget cap non prevedono sanzioni predeterminate: si potrebbe passare da una semplice multa a una riduzione del budget a disposizione di Red Bull per la prossima stagione o, addirittura, come detto, a una penalizzazione in classifica, comunque tutta da quantificare. Sarebbe anche da capire se i punti verrebbero sottratti dalla classifica del 2021 o del 2022. 

Difficile fare previsioni, anche in considerazione del buon occhio con cui, finora, sembra essere stata trattata la Red Bull da parte della federazione. 

Una comunicazione ufficiale della FIA è attesa per la prossima settimana. Intanto, questo week-end si corre il Gran Premio di Singapore, in cui Max Verstappen potrebbe conquistare matematicamente il suo secondo titolo mondiale consecutivo. Salvo clamorose sorprese. 

Marco Sicolo – Bgame News