A Jerez il torinese della Ducati realizza il grande slam, rilanciandosi in prospettiva iridata e candidandosi come principale rivale di Fabio Quartararo. La vittoria di Francesco Bagnaia
Francesco “Pecco” Bagnaia riprende il discorso iniziato nell’esaltante finale della scorsa stagione e torna a parlare di vittorie con la sua Ducati Lenovo ufficiale.
Un inizio di 2022 molto titubante aveva sollevato più di un dubbio sulla possibilità che il torinese potesse recitare un ruolo di primo piano in questo campionato, ma il riscatto ottenuto a Jerez, dove ha realizzato il cosiddetto grande slam – pole position, giro veloce e vittoria dopo essere stato sempre in testa – rilancia senza riserve le sue ambizioni iridate.
Bagnaia vince il Gran Premio di Jerez di MotoGP
Importanti segnali di risveglio da parte di Bagnaia e della sua Rossa si erano già avuti sette giorni prima a Portimao, nel GP di Portogallo, in cui Pecco era stato capace di rimontare fino all’ottava posizione, dopo essere stato costretto a partire in ultima fila per una caduta durante le qualifiche.
Una caduta che, per un attimo, aveva fatto temere conseguenze gravi abbastanza da compromettere la sua intera stagione.
E invece, una settimana dopo, eccolo qui di nuovo, a far riecheggiare nell’aria le note dell’inno di Mameli, come già per due volte quest’anno aveva fatto l’altro ducatista (su moto non ufficiale) Enea Bastianini, per gli amici il Bestia, che comunque resta una delle realtà più credibili di questa stagione, anche se un po’ in calo negli ultimi due appuntamenti in terra iberica.
Bagnaia e Quartararo, rivali per il mondiale
Quello di Bagnaia è un ritorno attesissimo, dai tifosi italiani e da tutti gli appassionati che, a inizio stagione, lo davano tra i sicuri favoriti per la conquista del titolo mondiale.
Invece, in questo primo scorcio di 2022, la scena se l’era presa tutta il francese Fabio Quartararo, campione del mondo in carica, che con la sua Yamaha è stato sempre costante e che anche a Jerez ha fatto capire che chiunque voglia strappargli il titolo dovrà sudare parecchio.
Un duello, quello andato in scena a Jerez tra Bagnaia e Quartararo, fatto di muscoli e di nervi saldi, con il secondo a inseguire per tutta la gara, ma anche capace di mettere sempre più sotto pressione l’azzurro, man mano che passavano i giri e che si avvicinava il momento cruciale della gara.
Mai lontani più di un secondo, i due sono stati praticamente incollati per gran parte degli ultimi tre giri, ma è stata proprio la capacità di Bagnaia di resistere a questo inseguimento asfissiante a farci capire che Pecco è tornato, pure ancora dolorante alla spalla per l’infortunio di Portimao.
Il Grande Slam a Jerez e il feeling ritrovato con la Ducati
Non è da tutti realizzare un grande slam in MotoGP, e l’impresa di Bagnaia assume ancora più valore, perché il suo dominio dal primo all’ultimo giro non è stato dovuto ad un imbarazzante superiorità della sua moto rispetto alle altre, circostanza che spesso accompagna questo tipo di impresa.
No, la sua Ducati è stata fantastica, ma non al punto da permettergli di distanziare il rivale, e questo non fa altro che evidenziare il fatto che in questa vittoria c’è tanto di suo, della sua capacità di concentrazione, del suo talento.
Stanno ancora imparando a conoscersi, lui e la sua Desmosedici, come lui stesso ha ammesso a fine gara. Ma l’approccio è cambiato. Adesso Francesco ha capito che tocca anche a lui adattarsi alle caratteristiche della moto, senza inseguire continue modifiche all’assetto, che finiscono per snaturarla e renderla meno performante.
Questa Ducati va guidata “più dolce”, dice, perché è una moto molto agile, ottima sui circuiti tortuosi. E se il connubio riesce, come è riuscito a Jerez, gli altri avversari non si vedono più neanche negli specchietti, se è vero che il terzo classificato in Spagna – ancora una volta, lo splendido Aleix Espargarò su Aprilia – è giunto al traguardo dopo ben dieci secondi, un’eternità.
La vera sfida per il titolo, quindi, potrebbe essere quella vista a Jerez, anche se i punti che separano Bagnaia da Quartararo in classifica generale sono ben 33, e gli aspiranti terzi incomodi non mancano.
Insomma, mettiamoci comodi: siamo solo all’inizio.
Marco Sicolo – Bgame News