Sei Nazioni 2022, tutti pazzi per il rugby

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Tutto quello che c’è da sapere sul 6 nazioni 2022 di rugby: regole, partecipanti, novità, le speranze dell’Italia e come vederla in TV

È tutto pronto per il Sei Nazioni 2022, il leggendario torneo di rugby che appassiona un intero continente.

Sarà la volta buona, per l’Italia, per centrare una vittoria che manca ormai dal 2015? Sicuramente è quello che spera il nostro nuovo CT, il neozelandese Kieran Crowley, ingaggiato la scorsa estate dopo una delle edizioni più disastrose per i nostri colori.

Ma il 6 Nazioni 2022 sarà importante innanzitutto perché segna il ritorno del pubblico negli stadi, dopo l’edizione dello scorso anno disputata a porte chiuse, a causa della pandemia.

Il più antico torneo di rugby

Inaugurato nel lontano 1883, quando a sfidarsi erano soltanto le quattro nazioni che compongono il Regno Unito, il torneo si è andato affermando, nel corso dei decenni, come uno degli appuntamenti più affascinanti del calendario sportivo, con il suo carico di tradizioni, passioni e cavalleria.

Il Galles vincitore del Sei Nazioni 2021 bgame news
Il Galles vincitore del Sei Nazioni 2021

L’ingresso dell’Italia, avvenuto nel 2000, ha permesso al grande pubblico nostrano di avvicinarsi ad una disciplina che, a dispetto dell’irruenza tipica delle sue fasi di gioco, fa della sportività e della correttezza i suoi valori principali.

Non è lontano il ricordo di quando, sulla scorta di quanto avviene nel rugby, anche il calcio nostrano ha provato ad assimilare concetti nuovi come il “terzo tempo”, quella fase immediatamente successiva alla partita, in cui non ci sono più avversari ma soltanto amici che si stringono la mano perché hanno affrontato la stessa battaglia, pur con maglie diverse.

L’esperimento durò poco (era il 2008), perché ogni sport ha le sue peculiarità, ma questo basta a evidenziare come, ovunque venga giocato, il rugby porti con sé un insieme di valori positivi che dovrebbero essere alla base di ogni attività in cui ci sia un confronto, per quanto duro e faticoso.

Tutte le novità del 6 nazioni 2022

Venendo al dato sportivo, quella del 2022 sarà un’edizione particolare del Sei Nazioni, e non solo per il ritorno dei fan, con i loro cori ancestrali, i loro colori e i loro fiumi di birra.

Un’importante novità regolamentare, infatti, verrà introdotta, o per meglio dire sperimentata, proprio in occasione di questo torneo. Per tutelare la salute dei giocatori, infatti, le mischie si svolgeranno in maniera leggermente diversa rispetto a quanto successo finora.

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Senza scendere in dettagli tecnici, i giocatori, anziché far pressione esclusivamente con il collo, dovranno usare il piede in una particolare posizione per fungere da freno e scaricare, così, meno peso sulle vertebre cervicali.

Una novità che conferma la capacità di questa disciplina di innovarsi senza stravolgere le proprie tradizioni.

Solo pochi anni, fa, del resto, è stato introdotto il particolare punteggio del torneo che assegna 4 punti per vittoria, due per il pareggio e uno per la sconfitta con meno di otto punti di scarto, oltre a premiare con un ulteriore punto chi segna almeno 4 mete in un singolo incontro.

Sei Nazioni 2022: le favorite, l’Italia, il calendario e gli orari TV

Il 6 Nazioni 2022 è importante anche per un altro motivo: adesso più che mai, le squadre che vi partecipano hanno raggiunto uno status internazionale di livello assoluto.

Nei match dello scorso autunno, infatti, le nazionali europee hanno ottenuto risultati incredibili a scapito delle grandi storiche di questo sport. Francia e Irlanda hanno battuto gli All Blacks della Nuova Zelanda, l’Inghilterra ha avuto la meglio sul Sudafrica che occupa la posizione n. 1 del ranking mondiale e persino Galles e Scozia hanno prevalso sull’Australia.

L’Italia, dal canto suo, è riuscita a interrompere una striscia di sedici sconfitte consecutive, battendo la nazionale dell’Uruguay.

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Paolo Garbisi, mediano d’apertura della Nazionale

La rinnovata squadra di Crowley si presenta all’appuntamento con il consueto orgoglio e con tante novità, dal nuovo capitano Lamaro (ad appena 23 anni) ai promettenti Garbisi e Mori, che, giocando nel più prestigioso campionato francese, cercheranno di mettere a disposizione dell’Italia i frutti della loro crescita professionale.

Più in generale, il torneo vede come favorite Francia e Irlanda, con la giovane Inghilterra e la sempre tenace Scozia un gradino sotto e il Galles campione in carica, invece, falcidiato dagli infortuni e con poche speranze di ripetere l’impresa dello scorso anno.

Per quanto riguarda l’Italia, l’obiettivo è sempre quello: evitare il famigerato cucchiaio di legno, che viene assegnato a chi esce sconfitto da ogni partita.

L’inizio del torneo, per noi, non sarà dei più semplici, con la trasferta a Parigi del 6 febbraio e il match dell’Olimpico contro l’Inghilterra la settimana successiva. Qualche speranza in più, dopo la trasferta di Dublino, per gli incontri di marzo a Roma contro la Scozia e a Cardiff contro il Galles.

Si parte nel week-end del 5-6 febbraio, con l’Italia attesa dalla Francia a St. Denis domenica 6 febbraio alle 16. Diretta del torneo su Sky, con le partite degli azzurri anche in chiaro su TV 8.

Che la battaglia abbia inizio!

Marco Sicolo