Tom Brady, il ritiro più breve della storia

Tom Brady - Bgame News

Dopo appena quaranta giorni dall’annuncio del suo ritiro, il quarterback di Tampa Bay torna sui suoi passi. Anche grazie allo zampino di Cristiano Ronaldo…il ripensamento di Tom Brady

Il divano di casa non dev’essere troppo comodo per Tom Brady, se è vero che la stella del football americano ha annunciato il suo ritorno all’attività agonistica appena 40 giorni dopo essersi ritirato.

Un vero record il suo, in un mondo dello sport in cui comunque si erano già visti clamorosi ritorni, da Michael Jordan in giù. Ma mai così precoci.

Talmente repentino, da suonare quasi come una farsa, una specie di stratagemma per prendersi gli applausi da tutto il mondo per il suo glorioso commiato, senza in realtà mai smettere. Magari non è così, ma andatelo a spiegare a quell’improvvido appassionato che solo pochi giorni fa si era aggiudicato all’asta il pallone del suo ultimo touchdown, per la non indifferente somma di 500.000 dollari. Un cimelio invecchiato male.

Tom Brady torna a giocare in NFL, l’annuncio

Per chi non lo sapesse – non tutti sono appassionati di sport made in USA – Tom Brady è uno dei giocatori della NFL più decorati della storia, vincitore di sette titoli (sei con i New England Patriots e uno, l’ultimo, con i Tampa Bay Buccaneers nel 2020), nominato ben 3 volte miglior giocatore del campionato, nonché 5 volte MVP del Super Bowl, cioè la finale del torneo o, in parole più semplici, l’evento sportivo più seguito del pianeta.

Alla meritevole età di 44 anni, lo scorso 1° febbraio, il quarterback aveva annunciato in pompa magna il suo ritiro dall’attività agonistica, dopo anni e anni di gloria e di vittorie.

Sono bastati appena 41 giorni per fargli cambiare idea, come ha lui stesso annunciato con un messaggio sui social. E sì che a casa non avrebbe trovato certo un brutto ambiente, con una moglie supermodella di successo (Gisele Bundchen) e tre figli pronti ad accoglierlo, ma evidentemente il buon Tom tra quattro mura proprio non ci sa stare: e così la giravolta è servita, un po’ come in quel cartone lì.

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Tom Brady e i consigli di LeBron e Ronaldo

Cosa possa essere scattato nella testa di Brady in così poco tempo non è dato sapere, ma probabilmente è la cosa più semplice: la voglia di ottenere ancora risultati, di mettersi alla prova e di non sentirsi inferiore a chi è ancora in gioco.

In questo, potrebbero aver avuto un ruolo le “amicizie importanti” del quarterback dei Tampa Bucs, che con lui condividono il talento e lo status di atleti simbolo del proprio sport.

C’è chi dice che sia rimasto impressionato dai 56 punti con cui, a inizio marzo, LeBron James ha demolito gli avversari in una partita del campionato NBA.

Di sicruro ci si è messo anche Cristiano Ronaldo: invitato all’Old Trafford dai proprietari della sua franchigia (la famiglia Glazer, proprietaria anche del Manchester Utd, in cui gioca il fuoriclasse portoghese) Brady ha assistito alla tripletta rifilata da CR7 al Tottenham in campionato, impresa che tra l’altro è valsa al trentasettenne fuoriclasse il record di gol segnati nel calcio professionistico (806).

A fine partita, Brady e Ronaldo si sono fermati a fare due chiacchiere in campo, e quando quest’ultimo gli ha chiesto conferma se avesse chiuso con lo sport, la faccia del n. 12 dei Bucs era tutto un programma: “Non proprio”, sembra dire. Appena 24 ore dopo, l’annuncio del suo ritorno.

Il tweet con cui ha dato l’annuncio del suo ritorno

Quale che sia il motivo di questa improvvisa retromarcia, Tom Brady è tornato: “In questi due mesi ho capito che il mio posto è ancora in campo e non sugli spalti. Quel giorno arriverà, ma non è oggi. Adoro i miei compagni e adoro il supporto che mi dà la mia famiglia. Sono loro ad aver reso possibile tutto questo. Torno per la mia 23.ma stagione a Tampa. Il mio lavoro non è ancora finito”.

Marco Sicolo – Bgame News