Usyk sul ring più difficile: la sua Ucraina da ricostruire

Usyk sul ring più difficile: la sua Ucraina da ricostruire - BGame News

In attesa di affrontare Tyson Fury questa primavera, il campione dei massimi Oleksandr Usyk lancia una raccolta fondi per ricostruire gli edifici abbattuti dalle bombe in Ucraina

Quando Oleksandr Usyk ha difeso il suo titolo mondiale dei pesi massimi, lo scorso agosto, in Arabia, aveva una motivazione in più: il sostegno dei militari con cui aveva combattuto al fronte, in Ucraina, che erano presenti a bordo ring quella sera.

“Ho imbracciato il fucile anch’io, per alcuni mesi, prima di prepararmi per quell’incontro. Poche settimane prima del match, feci visita a un ospedale militare, e alcuni di quei reduci hanno ricambiato il mio gesto, venendo fino a Gedda per sostenermi”.

Il campione rivela che tutto questo è stato decisivo per la sua vittoria in quell’incontro: “Alcuni di loro erano mutilati. Nel nono round stavo vacillando, ma ho pensato che non potevo arrendermi davanti a loro. La mia vittoria avrebbe significato, ai loro occhi, che tutta l’Ucraina avrebbe potuto farcela”.

Usyk: la sfida a Fury e il pensiero alla sua Ucraina

Oggi Usyk è atteso da un altro match, ancora più importante. Questa primavera, forse a fine aprile, lo attende sul ring il britannico Tyson Fury, personaggio vulcanico e detentore dell’unica cintura che manca all’ucraino. Chi vincerà l’incontro diventerà il nuovo Campione indiscusso dei pesi massimi, un evento che nella boxe non si verifica da più di vent’anni.

I due si sono incrociati a bordo ring lo scorso autunno, alla fine di un incontro in cui Fury aveva appena massacrato di cazzotti l’avversario di turno: “Farò lo stesso con te”, tuonò rivolto a Usyk, “sei un coniglio, un nano. Ti annienterò”.

Oleksandr non fece una piega. Figuriamoci: lui, il terrore, ha capito davvero cos’è. L’ha visto negli occhi della sua gente, dei soldati al fronte, delle donne inermi, delle famiglie spezzate. Ha guardato Fury come da un altro universo, quasi con compassione. Sa che la boxe è solo un gioco, al confronto.

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Una raccolta fondi per ricostruire gli edifici abbattuti

Si sta allenando, Usyk, ma la sua priorità adesso è un’altra. Insieme ad altri benefattori, ha lanciato un’iniziativa per raccogliere fondi e ricostruire gli edifici bombardati nelle città vicino Kiev.

Con un assegno da 200.000 dollari, ha cominciato da una palazzina disastrata nella città di Irpin, da dove una famiglia era stata sfollata e dove un tempo c’era la palestra di un suo caro amico, caduto sotto il fuoco nemico. “Non so descrivere le sensazioni che ho provato, entrando lì dentro”, ha rivelato in un’intervista al Guardian, “C’erano risate e passione, lì, una volta. Ora solo oscurità e morte”.

“Riporterò i giovani atleti in quella palestra”, promette, “e le famiglie ucraine nelle loro case”.

Marco Sicolo – Bgame News