Il Day 12 di Wimbledon presenta un menù unico: le semifinali maschili. Sale l’attesa per la prima, in programma alle 14:30, che metterà di fronte per la terza volta il nostro Jannik Sinner e Novak Djokovic. A seguire il n° 1 del mondo, Carlitos Alcaraz, se la vedrà con il russo Daniil Medvedev. In campo le prime tre teste di serie e l’ottava, ovvero l’altoatesino.
Qual è la percezione all’estero di Jannik Sinner? Alle nostre latitudini la celebrazione di Jannik è costante, ma com’è visto Sinner fuori dai nostri confini? Per capirlo abbiamo provato a chiderlo ad alcuni giornalisti delle principali testate internazionali. Abbiamo provato a stuzzicare i colleghi accreditati qui a Wimledon chiedendo quale fosse la loro opinione di Sinner prima di questa partita, se lo trovassero cresciuto rispetto allo scorso anno e quali fossero le sue possibilità per la sfida di semifinale contro il 23 volte campione slam e 7 volte campione a Wimbledon, Novak Djokovic. Queste le risposte dei colleghi accreditati qui per L’Equipe, New York Times, Guardian, Telegraph e Marca.
DAVID LORIOT, L’EQUIPE (FRANCIA)
Io l’ho visto molto cresciuto quest’anno e in questa edizione di Wimbledon. E’ un giocatore ancora più feroce, ancora più aggressivo. Penso che sia anche maturato tanto rispetto alla scorsa stagione, quando arrivano i punti importanti, i momenti importanti della partita, è sempre pronto, sempre concentrato. Dovrà limitare gli errori che ha fatto l’anno scorso quando era in vantaggio di due set, quando ha iniziato a essere un po’ meno aggressivo e Djokovic è entrato subito, prendendosi la partita. Credo sia stata una lezione importante quella dello scorso anno e ho la sensazione che Sinner l’abbia assimilata bene. In questa stagione Sinner ci ha dimostrato di cadere meno in questo tipo di atteggiamento e penso che sarà così anche venerdì quando si affronteranno di nuovo, perché appunto mi ha dato la sensazione di essere più concentrato nelle sue partite e più maturo nella gestione dei momenti. Ovviamente il favorito resta Djokovic, essendo anche il favorito al titolo. Ma penso che possa essere un serio test per Novak, un pericolo vero. Se dovessi darti una percentuale ti dico: 65% Djokovic 35% Sinner. Jannik ha le sue opportunità, nei momenti chiave ha dimostrato di esserci quest’anno e penso possa essere un pericolo vero per Nole.
SIMON BRIGGS, THE TELEGRAPH (UK)
Da quando è arrivato Darren Cahill mi sembra sia diventato un giocatore più “smart”, ma non ho ancora visto quei progressi dal punto di vista del gioco di ‘tocco’ dove credo debba ancora migliorare molto. O almeno se vogliamo compararlo a Carlos Alcaraz: Jannik è ancora lontano dal punto di vista della sensibilità. Il problema è che Djokovic con i giocatori che spingono forte dal fondo come Sinner si trova anche abbastanza bene, può trascinarli nella sua trama, può operare variazioni in slice. C’è anche da dire che Sinner fin qui ha avuto la reputazione di un giocatore il cui talento non va di pari passo con i risultati, anche se in questa stagione ha vinto tante partite, mancano ancora i titoli di spessore. Di certo quella di venerdì è una grande opportunità di fare questo passo che manca, ma la vedo molto complicata per lui. Mettiamola così: se giocano questa partita dieci volte, probabilmente Sinner la vince una volta sola.
MATTHEW FUTTERMAN, NEW YORK TIMES (USA)
Credo molto in ciò che dice un giocatore americano, Reilly Opelka: “Il ranking non mente, i risultati non mentono. Se vuoi sapere chi sei, i numeri dicono chi sei”. Il suo percorso nell’ultimo anno parla chiaro, Sinner è uno dei migliori giocatori del mondo. Probabilmente non è ancora migliorato fino a quel punto a cui lui ambisce di arrivare, ma si è certamente avvicinato. Oltre a questo penso che Jannik abbia fatto un po’ di esperienza, cosa che l’anno scorso forse ancora non aveva. La cosa positiva per lui, a mio avviso, è che con Djokovic non abbia perso così tante volte; per intenderci, non è ancora arrivato a quel punto in cui entra in campo e pensa: “Con lui perdo sempre e probabilmente perderò anche oggi”. Per tanti giocatori del circuito è stato così ed è così, per Jannik non è così e questa è una cosa positiva. Al netto di tutto però alla fine c’è da considerare il fatto che Djokovic sembra imbattibile. Può fare partita, ma credo vincerà Djokovic.
TUMAINI CARAYOL, THE GUARDIAN (UK)
Penso che sarà molto, molto difficile per lui. E’ arrivato in semifinale sfruttando una parte di tabellone piuttosto semplice e per battere Djokovic dovrebbe giocare una partita decisamente, nettamente superiore a quelle che ha giocato fin qui. Ha le armi sicuramente per farlo e per battere ogni tipo di giocatore, questo l’ha già dimostrato, ma su questa superficie Djokovic ha qualcosa in più di tutti quanti ed è difficile immaginarlo sconfitto con Sinner, anche con un ottimo Sinner. Detto questo, dobbiamo considerare che Novak non è stato ancora spinto al limite in questo torneo. Dal punto di vista del gioco Sinner si sta completando, forse dal punto di vista mentale invece non è ancora “completo”. L’abbiamo visto anche al Roland Garros, no? Ha perso con Altmaier al secondo turno. Nei tornei minori ha ottenuto grandi risultati, ma in quelli più importanti ha dimostrato di faticare di più e alla fine è questo qui il suo miglior risultato slam. Ci sono giocatori invece che hanno già dimostrato di saper alzare il loro livello quando conta, come Alcaraz, o anche lo stesso Rune. Jannik da questo punto di vista deve fare ancora un passetto. Alla fine di tutto la cosa più positiva è che si presenta da underdog. Non credo possa vincere, ma nessuno pensa che debba farlo.
dalle 14:30
J. Sinner (ITA) 8 v N. Djokovic (SRB) 2
C. Alcaraz (ESP) 1 v D. Medvedev 3
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Alessandro Rizzuto – Bgame News