Abituati ai recenti trionfi nelle specialità più rapide, agli Europei di Monaco abbiamo riscoperto anche la nostra tradizione nel mezzofondo. Il trionfo di Yeman Crippa
Dai Giochi di Tokyo in poi, abbiamo scoperto un’atletica italiana quasi inedita, fatta di campioni capaci di trionfare nelle discipline veloci, quelle che riscuotono più facilmente l’attenzione del pubblico e che rimangono maggiormente impresse nell’immaginario collettivo.
Questa piacevole novità, però, ci aveva quasi fatto dimenticare la grande tradizione del mezzofondo azzurro, che in Yeman Crippa trova il suo nuovo profeta, in grado di portare a casa una medaglia d’oro europea spettacolare e meritatissima.
Yeman Crippa medaglia d’oro nei 10.000 agli Europei di Monaco
Figlio di genitori etiopi ed orfano già in tenera età, Yeman è cresciuto in Italia, tra le valli del Trentino, adottato da una famiglia italiana insieme ai suoi fratelli e cugini, quando lui aveva appena cinque anni.
Una storia personale di sacrifici e sofferenze, ma anche di momenti bellissimi, come lui stesso riconosce, che lo accompagna ovunque e che gli dà la forza necessaria quando c’è da tirare fuori il massimo. Come l’altra sera, sulla pista dell’Olympiastadion di Monaco di Baviera, nell’esaltante finale della gara dei 10.000 metri.
Guardingo oltremisura sull’avversario francese, poi finito terzo al traguardo, Crippa aveva concesso sin troppo terreno all’ardimentoso rivale norvegese, anch’egli di origine africana, che si era involato nell’ultimo giro in una fuga sorprendente verso la vittoria.
Vittoria che però è spettata al nostro Yeman, che aveva curato in ogni dettaglio la gara della sua consacrazione. Rotti gli indugi, Crippa ha aumentato vorticosamente i giri del motore, mettendo a segno uno sprint degno dei nostri migliori velocisti.
Si è mangiato lo scandinavo in un sol boccone e ha affrontato gli ultimi 100 metri col vento tra le treccine, manco fosse Jacobs, e come Jacobs ha voluto esultare, una volta tagliato il traguardo e realizzato il suo sogno, mostrando i muscoli, anche se i suoi “sono molti di meno”, ammette scherzando.
An electric kick! ⚡
Yemaneberhan Crippa 🇮🇹 storms to 10,000m gold in #Munich2022 with an incredible sprint finish! 🔥🔥🔥#BackToTheRoofs pic.twitter.com/gRJmGJoS8W
— European Athletics (@EuroAthletics) August 21, 2022
Dopo gli ori di Jacobs e Tamberi, il trionfo di Crippa a Monaco di Baviera
Il filo rosso dell’atletica italiana si completa, dunque, in questi Europei di Monaco, andando a congiungere le discipline più esplosive e glamour, come i 100 metri e il salto in alto di Gimbo Tamberi, con quelle dove il sacrificio la fa da padrone e dove l’Italia ha tradizionalmente dato il meglio di sé.
Non solo Crippa ha riportato il titolo continentale dei diecimila in Italia, trent’anni dopo i successi di Antibo, di Mei e di Cova, ma tutta la pattuglia azzurra ha ottenuto risultati di rilievo, come la doppia medaglia ottenuta nei 3000 siepi da Abdelwahed e Zoghlami e i bronzi conquistati da Giupponi nella marcia e dallo stesso Crippa nei 5000.
Yeman non è ancora al livello dei più grandi interpreti internazionali su questa distanza, lo sa e ha già fissato l’obiettivo: crescere e migliorare ancora, per giocarsi le proprie possibilità anche a Mondiali e Olimpiadi, con un occhio alle prove su strada. Ma intanto, il suo fantastico oro europeo è in bacheca, a conferma del salto di mentalità compiuto dall’atletica italiana da Tokyo in poi.
Marco Sicolo – Bgame News